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Mko coopera con la mafia albanese

Facendo riferimento alla cooperazione del gruppo Mujahedin-e Khalq (Mko) con le bande mafiose che vendono armi nei Balcani, l’esperto di terrorismo, Seyyed Reza Qazvini Ghorabi, ha dichiarato: “Le relazioni di questo gruppo con la mafia albanese possono essere una minaccia credibile per i cittadini di questo Paese e dei Balcani”.

In un’intervista al corrispondente politico dell’Irna sull’ideologia del gruppo Mujahedin-e Khalq, Seyyed Reza Qazvini Ghorabi ha affermato che i Mujahedin non hanno adottato un’ideologia coerente e forte. Da un lato, i suoi leader sono presentati come lo spettro islamico dei Mujahedin-e Khalq e, dall’altro, le opinioni politiche di sinistra possono essere osservate nella loro letteratura.

Spiegando la contraddizione ideologica di questo gruppo, ha ricordato che i leader di questo gruppo una volta hanno cantato slogan contro l’imperialismo, ma dopo poco si sono registrati ufficialmente e hanno aperto il loro ufficio di lobbismo nel cuore di Washington! Parlano di democrazia mentre non osservano i principi umani fondamentali per i propri membri. Pertanto, i Mujahedin non hanno un’ideologia coerente.

L’esperto di terrorismo ha aggiunto che chiarire la storia e gli atti settari e violenti di questo gruppo dagli ultimi decenni fino ad ora può sferrare duri colpi a questo gruppo terroristico.

Politica terroristica dell’Mko

Riguardo all’affermazione secondo cui i Mujahedin hanno fermato le attività violente e l’uso delle armi, Ghazvini ha menzionato due punti. In primo luogo, questo gruppo non ha consegnato volontariamente le sue armi ma è stato disarmato con la forza. In secondo luogo, una letteratura violenta che invoca aggressioni e omicidi può essere vista nei media di questo gruppo così come negli scritti dei suoi leader.

Facendo riferimento al fatto che Twitter lo scorso mese aveva temporaneamente sospeso e limitato alcuni account appartenenti a questo gruppo e al suo leader a causa di attività sospette e promozione di violenza e terrorismo, Ghorabi ha sottolineato che l’istigazione di sabotaggio e incendio doloso di edifici governativi e non governativi negli ultimi tempi mesi è una chiara prova dell’approccio violento dell’Mko.

di Redazione

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