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Migranti, Ue offre 2mila euro per tornare a casa

AI nuovi arrivati nelle isole greche dovrebbero essere offerti duemila euro a persona – oltre cinque volte la solita somma – per tornare a casa. Questo è il programma lanciato dall’Unione europea nel tentativo di far fronte al peggioramento delle condizioni nei campi dei migranti.

L’International Organization for Migration (Iom) delle Nazioni Unite, che è responsabile di una serie di programmi di rimpatrio volontario, afferma che l’offerta sarà valido per un mese, a causa dei timori che un piano a tempo indeterminato vedrebbe un enorme afflusso di migranti nel resto d’Europa. Il programma, che esclude i senzatetto, è appositamente progettato come “una finestra di opportunità per un gruppo mirato” – quei migranti che hanno chiari incentivi per migliori standard di vita.

L’Iom deve gestire il piano in collaborazione con l’agenzia di frontiera dell’Ue Frontex. “I rifugiati ovviamente non possono tornare, ma i migranti economici che forse sanno che non otterranno una decisione positiva in materia di asilo potrebbero essere interessati a farlo”, ha dichiarato ai giornalisti il commissario europeo per gli affari interni, Ylva Johansson. Il programma dovrebbe allentare la pressione nei campi migratori locali, famosi per le loro condizioni “totalmente inaccettabili”.

Il numero approssimativo di persone che la Commissione europea prevede di inglobare al progetto è di circa 5mila, sebbene l’organismo non abbia sufficienti statistiche di quante persone che viaggiano verso le isole greche siano “migranti economici” piuttosto che rifugiati. Allo stesso modo, ai migranti della Grecia continentale verrà offerto un risarcimento monetario, ma si prevede che quest’ultimo sarà molto inferiore a duemila euro.

Migranti merce di scambio

Negli ultimi quattro anni, circa 18.151 persone hanno optato per il ritorno a casa dalla Grecia nell’ambito di un programma di rimpatrio volontario finanziato dal bilancio dell’Ue. Il nuovo programma arriva quando l’Ue ha recentemente stanziato 700 milioni di euro in aiuti di emergenza per la Grecia. Ciò arriva dopo che la commissione ha promesso di farlo in seguito all’annuncio della Turchia di “aprire le porte” affinché i migranti attraversino l’Europa in rappresaglia per la condanna di Bruxelles alle sue operazioni nel nord della Siria.

Anche prima della recente scintilla delle tensioni al confine turco, ben 36mila richiedenti asilo erano alloggiati in centri di accoglienza sparsi in cinque isole greche, mentre la loro capacità è di circa 5.400 persone. Solo a Lesbo, oltre 20mila persone stanno attualmente nel campo di Moria, dove all’inizio di questo mese, i medici volontari che vi lavoravano sono stati attaccati da una folla armata di bastoni e hanno dovuto abbandonare il campo.

di Yahya Sorbello

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