Migranti, l’Ue scarica ancora una volta l’Italia
Dopo infinite mediazioni e compromessi al ribasso, i Commissari europei hanno definito il testo della proposta di legge relativa ai migranti da sottoporre al Parlamento europeo.
In seguito al voltafaccia di Francia e Spagna, che ancora una volta con cieco egoismo hanno rotto il fronte dei Paesi mediterranei, non si parla più di quote ma di “ricollocamento” dei richiedenti asilo; il provvedimento prevede il trasferimento di 40mila soggetti complessivi da Italia (24mila) e Grecia (16mila) nell’arco di due anni fra coloro che sono arrivati o arriveranno da Siria ed Eritrea, praticamente un’inezia a fronte della situazione. E non è neanche detto che anche così il testo sia approvato, vista l’opposizione di molti Paesi; per l’esito si dovrà attendere il Consiglio dei Ministri degli Interni del 15 giugno e quello dei Capi di Stato e di Governo del 25.
Dei disgraziati in fuga da altri Paesi nulla è detto, come pure dei migranti “economici” in fuga dalla miseria, che costituiscono la gran massa dei disperati che s’affollano sui barconi: arriveranno e sarà l’Italia a dover provvedere. Per sovrappiù, funzionari europei dell’Easo, di Frontex e dell’Europol praticamente commissarieranno le procedure di accoglienza, per vigilare che i migranti vengano tutti identificati impedendo che dall’Italia possano spostarsi in altri Paesi.
Con il prossimo rafforzamento della missione Triton in vista della bella stagione, è facilmente prevedibile una valanga di arrivi che metterà definitivamente in crisi i centri di accoglienza già al collasso, e un incremento verticale di costi che continueranno a gravare sull’Italia.
Dopo tante dichiarazioni trionfalistiche, ecco il fallimentare risultato dell’azione politica del nostro Paese; ecco la dimostrazione della sua irrilevanza internazionale; ecco l’ennesima manifestazione di cinico egoismo della Ue.