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Migranti: 2,5 milioni oggetto di contrabbando

Secondo un rapporto dell’Ufficio dell’Onu contro la droga e il crimine (Unodc) sono almeno 2,5 milioni i migranti fatti oggetto di contrabbando da parte di trafficanti. Il rapporto è il risultato del primo studio globale condotto sul fenomeno del traffico di esseri umani da parte dell’Organizzazione delle Nazioni Unite.

Il traffico di migranti non riguarda solo l’area del Mediterraneo, ma impatta tutte le regioni del mondo e, secondo le stime del rapporto, ha generato per i contrabbandieri profitti fino a sette miliardi di dollari, in pratica l’equivalente di quanto gli Stati Uniti o l’Unione Europea hanno speso in aiuti umanitari durante lo stesso anno.

Flussi migratori

Il rapporto esce in un momento in cui emerge con forza il problema dei flussi migratori e di tutto ciò che vi ruota attorno. Un mondo sommerso in cui la punta dell’iceberg è rappresentata dai barconi carichi di disperati, ma la cui base è fatta di illegalità e mercificazione senza scrupoli della vita umana.

Al centro dell’attenzione preoccupata degli osservatori internazionali vi sono in particolare le Ong che spesso si trovano ad operare in una zona grigia, nebulosa, ove risulta arduo distinguere i fini umanitari con quelli di una e vera propria collusione con le organizzazioni criminali che gestiscono il traffico di esseri umani. Particolari sospetti destano soprattutto le Ong le cui imbarcazioni operano nella tratta tra Libia e Italia, la quale è proprio una delle 30 rotte di contrabbando individuate dallo studio dell’Unodc. Il Mediterraneo rappresenta anche la via più insidiosa e letale, in quanto il 50% dei decessi è avvenuto proprio nelle sue acque.

Coloro che fuggono dai propri Paesi d’origine si affidano alle organizzazioni criminali per affrontare la traversata, affidando le proprie vite a gente senza alcuno scrupolo, capace di imbarcare centinaia di persone su zattere o gommoni di scadente fattura, guidati da scafisti improvvisati e senza alcuna cognizione delle regole elementari della navigazione.

Migranti, tra business e criminalità

Il tutto avviene in nome del profitto e della corruzione anche di alti funzionari da parte delle organizzazioni criminali. A corredo del fenomeno vi sono ulteriori tipi di crimine che vanno dalle uccisioni di massa, alla violenza, allo stupro, al rapimento e all’estorsione.

In effetti, i soggetti che si gettano in pasto ai contrabbandieri sono in buona parte inermi, come donne e minori non accompagnati. Di questi ultimi, lo scorso anno e solo in Europa ne sono arrivati oltre 34mila distribuiti principalmente tra Italia, Grecia, Spagna e Bulgaria.

di Massimo Caruso

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