Microsoft ha annunciato giovedì di aver aiutato il regime israeliano a identificare e salvare i prigionieri nella Striscia di Gaza, approvando le richieste di utilizzo dei suoi strumenti di intelligenza artificiale e della tecnologia Azura. L’azienda ha affermato che gli sforzi erano volti a “contribuire a salvare la vita degli ostaggi nel rispetto della privacy e degli altri diritti dei cittadini di Gaza”.
“Negli ultimi mesi, i nostri dipendenti e il pubblico hanno sollevato preoccupazioni in merito alle segnalazioni dell’uso delle nostre tecnologie da parte dell’esercito israeliano. Non abbiamo trovato prove che queste tecnologie o altri nostri software siano stati utilizzati da Israele o dal Ministero della Sicurezza israeliano per danneggiare individui o violare i nostri termini di servizio”, ha dichiarato l’azienda in una nota.
L’azienda ha aggiunto che talvolta fornisce ai governi un accesso speciale alle sue tecnologie al di là degli accordi commerciali. “Nelle settimane successive al 7 ottobre 2023, Microsoft ha fornito supporto di emergenza al governo israeliano per assistere nelle operazioni di soccorso. Tale assistenza è stata fornita con un’ampia supervisione, che ha incluso l’approvazione di alcune richieste e il rifiuto di altre”.
di Redazione
