Messico usa software israeliano per spiare giornalisti e attivisti politici
Il governo del Messico avrebbe usato un software sviluppato da una società israeliana per hackerare e spiare i telefoni di avvocati anti-corruzione, giornalisti e attivisti messicani. Il software per lo spyware, nominato Pegasus, è considerato “l’orgoglio di Israele” in quanto a innovazione tecnologica e utilità nel campo dell’intelligence e della cyber security. Tra le persone monitorate dal governo messicano ci sarebbe un avvocato che rappresenta le famiglie dei 43 studenti universitari scomparsi durante una manifestazione contro le forze di polizia nel 2014, un accademico di alto livello che ha contribuito all’avanzamento della legislazione anti-corruzione e due giornalisti con posizioni critiche nei confronti del governo.
Secondo una ricerca pubblicata dal New York Times, l’azienda israeliana creatrice dello spyware, la Nso, avrebbe dichiarato che la vendita del software avviene solo previa approvazione del servizio della difesa e a condizione che l’acquirente si impegni a usare la tecnologia solo per combattere il terrorismo. Affermazione che appare quantomeno ingenua considerata la nota attitudine censoria del Messico, che non a caso si trova al 147esimo posto su 180 Paesi nella lista della libertà di espressione redata da Reportes Without Borders. Dal 2011 il Messico avrebbe pagato all’Nso circa 80 milioni di dollari per l’uso dello spyware.
Pegasus tra Messico ed Apple
Il software Pegasus è stato pensato e progettato per essere tra i più sofisticati nel suo genere e consente agli utenti di catturare i dati di telefoni e computer da remoto, di scattare foto con i dispositivi e registrare le conversazioni direttamente con i microfoni dei device sotto controllo. Anni fa, la Apple è stata costretta a rilasciare un aggiornamento ai proprio clienti per modificare le impostazioni di sicurezza degli iPhone dopo che il software Pegasus era stato usato per hackerare il telefono di un attivista per i diritti umani negli Emirati Arabi Uniti. Secondo la ricerca pubblicata dall’ente canadese Citizen Lab, l’uso di Pegasus da parte del governo messicano dovrebbe porre delle problematiche etiche all’azienda Nso, dato l’uso in aperta violazione dei diritti umani e della libertà di espressione di diversi avvocati, giornalisti e attivisti che lavorano per combattere la corruzione dello stato.
di Irene Masala