America

Messico. Non si ferma la violenza dei Narcos

di Pietro Spitaleri

Sembra impossibile riuscire a debellare il cancro delle bande dei Narcos in Messico. Nella giornata di ieri violenti scontri sono scoppiati nei villaggi di Buenavista e Tepalcatepec, vicino alla città di Apatzingan, dove si sono scontrate le forze di sicurezza messicane e bande criminali. Le violenze hanno avuto inizio quando i gruppi armati hanno attaccato un checkpoint della polizia, provocando la morte di dieci persone e decine sono rimaste ferite.

Malgrado la presenza di polizia, vigilantes e forze speciali messicane, gli episodi di estorsione, sequestro di persona, furto e omicidio da parte bande di narcotrafficanti non si arresta. Lo Stato di Michoacan è un importante centro per la produzione di metanfetamine. Nelle zone montagnose dove hanno sede i laboratori per la lavorazione della droga come marijuana e oppio, le bande armate combattono regolarmente per mantenere il controllo del territorio, e quindi del traffico di stupefacenti.

Il presidente messicano Enrique Peña Nieto aveva promesso quando ha assunto l’incarico nel dicembre 2012 di ridurre la violenza nel Paese, ma senza riuscire ad ottenere risultati significativi. Il narcotraffico è un business in cui sono coinvolti diversi Paesi stranieri, Stati Uniti su tutti; questa è la reale difficoltà che impedisce al Messico di risolvere un conflitto che nel corso degli ultimi anni ha provocato circa 70mila vittime.

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