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Medio Oriente: drastico aumento nel flusso di armi

I flussi di armi verso il Medio Oriente sono aumentati dell’87% negli ultimi cinque anni e ora rappresentano oltre un terzo del commercio globale, si legge in un rapporto presentato dall’Istituto internazionale di ricerca sulla pace di Stoccolma (Sipri).

Medio-OrienteIl sondaggio annuale del Sipri mostra che l’Arabia Saudita è diventata il primo importatore di armi al mondo nel 2014-18, con un aumento del 192 percento nei precedenti cinque anni. Anche l’Egitto, l’Algeria, gli Emirati Arabi Uniti e l’Iraq si sono classificati nella top 10 degli acquirenti di armi a livello mondiale. Il Think-tank misura il volume delle consegne di armi, non il valore in dollari delle offerte. Il volume delle consegne a ciascun Paese tende a fluttuare, pertanto presenta dati in periodi quinquennali che offrono un’indicazione delle tendenze più stabile.

Il nuovo rapporto mostra le corpose vendite di armi e attrezzature militari effettuate dagli Stati Uniti e dalle nazioni europee alla coalizione militare che sta devastando lo Yemen, ha dichiarato a Middle East Eye il ricercatore del Sipri, Pieter Wezeman. “Le armi da Stati Uniti, Regno Unito e Francia sono molto richieste nel Golfo, dove i conflitti sono diffusi. La Russia, la Francia e la Germania hanno aumentato drasticamente le loro vendite di armi verso l’Egitto negli ultimi cinque anni”, ha dichiarato Wezeman.

La crescita delle importazioni del Medio Oriente è stata in parte determinata dalla necessità di sostituire gli equipaggiamenti militari che sono stati dispiegati e distrutti in Yemen, Siria, Iraq e Libia, oltre che dalle tensioni politiche e da una corsa regionale agli armamenti. Gli Emirati Arabi Uniti, l’Arabia Saudita e Israele stanno preparando un potenziale conflitto con l’Iran, secondo il rapporto del Sipri.

Caccia agli armamenti da parte dei Paesi del Golfo

Nel 2014-18, l’Arabia Saudita ha ricevuto 94 jet da combattimento equipaggiati con missili cruise e altre armi sofisticate dagli Stati Uniti e dalla Gran Bretagna. Nel corso dei prossimi cinque anni, si prevede di ottenere altri 98 jet, 83 carri armati e sistemi difensivi missilistici dagli Stati Uniti, 737 veicoli corazzati dal Canada, cinque fregate dalla Spagna e missili balistici ucraini a corto raggio.

Nel 2014-18, gli Emirati Arabi Uniti hanno ricevuto sistemi missilistici, missili balistici a corto raggio e navi corazzate dagli Stati Uniti e tre corvette dalla Francia, afferma il rapporto.

Le importazioni di armi del Qatar sono aumentate del 225% nello stesso periodo, inclusi carri armati tedeschi, aerei da combattimento francesi e missili balistici a corto raggio cinesi. A breve riceverà 93 aerei da combattimento dagli Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna e quattro fregate dall’Italia. Per Wezeman, “il divario si sta allargando” tra l’Iran e i suoi nemici del Golfo, che hanno ottenuto armi più avanzate.

Gli Stati Uniti hanno mantenuto la loro posizione di primo venditore al mondo di armi. Le sue esportazioni sono cresciute del 29 percento negli ultimi cinque anni, con oltre la metà delle sue spedizioni (il 52 percento) destinate ai clienti in Medio Oriente.

Le vendite britanniche sono cresciute invece del 5,9 percento nello stesso periodo. Il 59 percento delle consegne di armi del Regno Unito è andato in Medio Oriente, la maggior parte delle quali sono aerei da combattimento destinati all’Arabia Saudita e all’Oman.

di Giovanni Sorbello

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