AfricaDifesaPrimo Piano

Marocco ospita militari israeliani responsabili della strage dei medici a Gaza

Nell’ambito delle esercitazioni militari African Lion 2025 guidate dagli Stati Uniti, il Marocco ospita la Brigata Golani del regime sionista, la stessa unità responsabile del massacro di paramedici nella città meridionale di Rafah, nella Striscia di Gaza, in cui sono stati uccisi 15 paramedici, operatori delle Nazioni Unite e personale di soccorso.

La presenza delle forze israeliane della Brigata Golani in Marocco ha provocato la rabbia degli attivisti sui social media. Le immagini diffuse online mostrano i soldati in posa per una foto di gruppo sul sito delle esercitazioni, con in mano sia la bandiera del regime sionista che quella della Brigata Golani. Le esercitazioni congiunte vedono la partecipazione di oltre 20 Paesi, inclusi gli Stati arabi.

In una dichiarazione, il Movimento dei Mujaheddin Palestinesi ha condannato l’accoglienza della Brigata Golani da parte del Marocco, definendola la mossa “un continuo declino degli standard morali e umanitari nel processo di normalizzazione in corso con l’entità sionista”.

All’inizio del mese scorso, le Nazioni Unite hanno riferito che 15 medici e operatori umanitari, tra cui personale della Mezzaluna Rossa, sono stati trovati morti in una fossa comune a Rafah, nel sud di Gaza, alcuni ammanettati e colpiti da colpi d’arma da fuoco, con ancora indosso le loro uniformi e i guanti. I loro veicoli e le ambulanze sono stati trovati schiacciati e sepolti nel tentativo di nascondere i crimini dell’esercito di occupazione.

Proteste in Marocco

La crescente indignazione pubblica sia per la guerra di Gaza che per le relazioni del Marocco con Israele ha scatenato proteste a Rabat, Casablanca e Tangeri, con i manifestanti che chiedevano la fine di tutti i legami diplomatici ed economici con il regime sionista. Hanno chiesto ai loro leader di porre fine a tutti i legami con il regime, stabiliti in base ai cosiddetti Accordi di Abramo mediati dagli Stati Uniti. I manifestanti hanno definito tali legami tradimento.

Il Marocco ha aderito ai cosiddetti Accordi di Abramo alla fine del 2020, formalizzando le relazioni con Israele in cambio del sostegno degli Stati Uniti al suo controllo del Sahara Occidentale. Il Paese nordafricano ha ufficialmente chiesto una cessazione immediata e duratura della guerra a Gaza, senza recidere i suoi legami con il regime sionista. Il trionfo dell’ipocrisia araba.

di Redazione

Mostra altro

Articoli correlati

Lascia un commento

Pulsante per tornare all'inizio

IlFaroSulMondo.it usa i cookies, anche di terze parti. Ti invitiamo a dare il consenso così da proseguire al meglio con una navigazione ottimizzata. maggiori informazioni

Le attuali impostazioni permettono l'utilizzo dei cookies al fine di fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Se continui ad utilizzare questo sito web senza cambiare le tue impostazioni dei cookies o cliccando "OK, accetto" nel banner in basso ne acconsenterai l'utilizzo.

Chiudi