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Mare di Gaza macchiato dal sangue del suo popolo

Il mare di Gaza è macchiato dal sangue del suo popolo. Almeno 200 pescatori sono stati uccisi dalle forze israeliane. Sono 270 le capanne di pescatori distrutte, lasciando le famiglie senza un riparo. 1.800 barche da pesca sono state bruciate o ridotte in macerie. La pesca è possibile solo entro un raggio di meno di un miglio nautico. I pescatori di Gaza sopportano la fame, la povertà e un blocco implacabile. Il mare, un tempo un’ancora di salvezza, è diventato una gabbia. Il porto principale e cinque banchine sono stati demoliti. Nonostante tutto, i pescatori di Gaza si rifiutano di arrendersi. Si attende giustizia per i pescatori di Gaza.

di Redazione

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