Cronaca

Lombardia, gli errori costati cari

La Lombardia, la regione locomotiva d’Italia, quella con la migliore sanità, quella più ricca e quella sulla carta meglio equipaggiata a fronteggiare un’epidemia si è risvegliata dal suo sogno. Un risveglio traumatico; alla fine proprio la Lombardia si è rivelata la regione che peggio ha gestito e sta gestendo la vicenda del Covid-19. Ricordiamo che le regioni nel Sistema Italia hanno competenza in materia di Sanità.

La narrazione della Lombardia efficiente non consente disgressioni, è una storia che va tramandata e riannodata ogni volta che si presenta uno scandalo, puntualmente fatto passare come incidente di percorso. Per i lombardi è facile pensare che tutto il marcio si fermi ai confini della regione, eppure vi sono indagini e intercettazioni dove ‘ndrangheta e camorra fanno affari a braccetto in Lombardia.

Al Nord, si nascondono le cartelle dei pazienti morti per Covid-19, al nord si mandano i medici e gli infermieri allo sbaraglio senza avere il necessario per affrontare il coronavirus e il nord in questo caso è rappresentato dalla Lombardia e dalla sua presunta efficienza.

Il punto debole della locomotiva d’Italia si è palesato essere proprio il tanto sbandierato fiore all’occhiello della Sanità e la presunta mobilità e dinamicità si è rivelata essere proprio la trappola che ha scatenato i contagi prima nel territorio lombardo e poi in tutta Italia.

In Lombardia il profitto ha vinto sulla vita

La narrazione che vorrebbe una Lombardia ferma è mera retorica, nelle province bergamasche dove i cadaveri vengono portati via dai camion dell’esercito, le aziende continuano a lavorare e produrre grazie a delle autocertificazione che lasciano via libera senza alcun controllo. Adesso sappiamo bene che la diffusione dei contagi è dovuta alla decisione di non confinare a casa operai soprattutto delle piccole imprese. Qualcuno ha deciso che tra la vita ed il lavoro a dover vincere è il lavoro, il profitto.

La realtà sta restituendo un’immagine di una regione avida che non si ferma dinnanzi a nulla, propensa a perdere i propri abitanti piuttosto che subire uno stop. Risulta veramente paradossale come dopo un solo mese di presunto blocco si sia già alla canna del gas, se è davvero così ci sarebbe da ripensare all’intero sistema economico.

In conclusione, il tasso di letalità del virus in Lombardia è frutto soprattutto delle scelte fallimentari compiute da una classe dirigente mediocre, che andrebbe esautorata immediatamente se non ci fosse un’emergenza drammatica in corso. Finita l’emergenza, sarebbe doveroso processare chi è venuto meno ai suoi doveri.

di Sebastiano Lo Monaco

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