Lo Yemen si compatta al fianco della Resistenza
L’Esercito yemenita, sostenuto dai combattenti sciiti di Ansarullah, ha condotto diversi attacchi contro basi miliari saudite, in risposta ai continui raid terroristici che Riyadh conduce dal 26 marzo scorso senza alcun mandato internazionale, né alcuna legittimazione.
Gli attacchi hanno martellato con una pioggia di razzi le installazioni militari di Jabal al-Dukhan, Jabal al-Dood e al-Radif; contemporaneamente, combattenti Houthi di Ansarullah hanno distrutto diversi carri armati presso la base saudita di al-Makhrouq, nella provincia meridionale di Najran.
Malgrado gli sforzi di Riyadh, la Resistenza continua a liberare il Paese dalle bande terroristiche e dagli ultimi sostenitori del deposto presidente Hadi, fuggito presso i protettori sauditi. Col progredire della liberazione della Nazione, sono destinate ad incrementarsi le operazioni militari in risposta alla sanguinosa aggressione a cui è sottoposto lo Yemen, che ha già provocato migliaia di morti.
Gli attacchi aerei hanno deliberatamente preso di mira la popolazione civile e le installazioni di un Paese già povero, dove milioni di abitanti si trovano senza acqua potabile come conseguenza dei raid. Da ciò che emerge, tuttavia, malgrado le sofferenze, il sangue e le distruzioni, il risultato è stato quello di compattare un Popolo attorno ad Ansarullah, nel rifiuto della sudditanza verso i sauditi e nella Resistenza contro l’aggressione.