L’Italia ritira il sostegno alla Francia nella guerra al Mali
“Ho chiesto ai leader dei tre partiti della maggioranza di dare il loro parere, ma non abbiamo ricevuto il sostegno che avevamo sperato”, ha dichiarato Monti in un’intervista televisiva rilasciata oggi. Il ministro degli Esteri italiano Giulio Terzi ha dichiarato che, nonostante il sostegno di Roma per l’operazione militare in Mali, il paese non può fornire assistenza concreta, secondo le circostanze esistenti a causa di “condizioni politiche interne” in Italia.
La scorsa settimana il ministro della Difesa italiano Giampaolo Di Paola aveva dichiarato che il suo paese avrebbe mandato tre aerei da trasporto truppe e attrezzature, per le operazioni militari francesi nel paese dell’Africa occidentale.
Il premier italiano non ha chiarito le sue nuove osservazioni sul cambiamento della decisione dell’Italia, non è da esludere la possibilità che l’Italia possa inviare un’unità di istruttori per addestrare le truppe del Mali.
Gli Stati Uniti, il Canada, la Gran Bretagna, il Belgio, la Germania e la Danimarca hanno espresso già un loro sostegno alla guerra francese in Mali. Molti analisti ritengono che i veri motivi che stanno dietro questa aggressione militare, sono rappresentati dall’enorme quantità di risorse minerarie presenti in Mali, tra cui il petrolio, l’oro e l’uranio. Come nascono e quali obiettivi hanno le guerre a sfondo “umanitario” lo abbiamo imparato molto bene. In questo caso, forse, l’Italia sarà meno complice del solito, in questo ennessimo crimine contro l’umanità.