L’Iran presenta le nuove tecnologie spaziali
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Durante lo Space Technology Day, l’Iran ha messo in mostra le ultime realizzazioni nel settore della tecnologia spaziale. Presente alla cerimonia il presidente Hassan Rouhani. La mostra si è tenuta nei giorni scorsi durante il nono Space Technology Day. Oltre al presidente iraniano, presenti erano il ministro della Ricerca e della Scienza, Mohammad Farhadi ed il ministro della Difesa, il generale di brigata, Hossein Dehqan.
L’Iran ha messo in mostra quella che è la sua principale produzione il Nahid 1, Telecomunication Satellite, realizzato dal centro di ricerca spaziale iraniano. Attraverso la sua produzione si è cercato di affinare le capacità nella costruzione di satelliti geostazionari. Il satellite ad energia solare è progettato per fornire servizi di telecomunicazioni e imaging.
Tra gli altri risultati che sono stati presentati vi è la sorveglianza per immagini satellitari Payam-e-Amirkabir, progettato e costruito dal dipartimento di tecnologia dell’università di Amirkabir. Altra produzione dell’università è Saman1 che serve a modificare l’orbita del satellite Nahid 1.
La mostra tecnologica è stata anche l’occasione per toccare l’argomento delle politiche del presidente Donald Trump, visto che l’Iran è uno degli Stati inseriti nella black list della Casa Bianca. Rouhani ha ribadito che il divieto imposto dal neo presidente è pura follia. Questi non sono i giorni migliori per creare delle divisioni tra le popolazioni, ha continuato il presidente, attuando determinate politiche, impedendo alla gente di tornare a casa, vietando il rilascio dei visti, non si fa altro che creare una spaccatura insanabile tra le nazioni.
Il presidente iraniano non si è risparmiato quando ha affermato che l’idea di inserire l’Iran tra gli Stati canaglia, è un’idea che non fa altro che violare i diritti umani, vista la quantità di iraniani che lavorano negli Usa. Facendo così, ha concluso il presidente, non si fa altro che calpestare tutti i principi e gli impegni presi a livello internazionale.
di Sebastiano Lo Monaco