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L’ipocrisia entra in scena a Davos: omaggio a Shimon Peres uomo di “Pace”

di Manuela Comito

Dal 22 al 25 gennaio si è tenuto a Davos, in Svizzera, il World Economic Forum, al quale hanno preso parte i maggiori rappresentanti dell’economia, della politica e della finanza planetaria, in tutto più di 2.500 partecipanti.

Gli organizzatori hanno ritenuto opportuno conferire un riconoscimento al premier del regime israeliano Shimon Peres e la motivazione, che rasenta l’assurdo e il ridicolo, sarebbe il suo contributo alla “Pace”. A quale pace si riferisca Klaus Schwab, presidente del Wef, è difficile da comprendere, visto che Peres è a capo di un regime conosciuto per le sue atrocità e per la continua violazione dei diritti umani contro i Palestinesi e le popolazioni arabe in Medio Oriente.

Secondo quanto riportato da Al Alam News Network, il riconoscimento denominato “Spirito di Davos” è stato ritirato dal premier israeliano venerdì 24 gennaio. Tutto ciò in evidente contrasto con le accuse mosse dalle Nazioni Unite e da autorevoli organizzazioni internazionali, che hanno ripetutamente puntato il dito contro la politica aggressiva e violenta che il governo di Tel Aviv porta avanti contro i palestinesi sia nei Territori Occupati che nella Striscia di Gaza.

Il regime di Tel Aviv continua impunemente la costruzione di nuovi insediamenti in Cisgiordania e a Gerusalemme Est, conduce attacchi aerei e attacchi di terra quotidianamente ai danni della popolazione e delle proprietà palestinesi, nega i diritti fondamentali a 1,7 milioni di persone rinchiuse nella più grande prigione a cielo aperto che è diventata Gaza soprattutto negli ultimi 8 anni, distrugge le coltivazioni di proprietà palestinese, arresta i pescatori in acque a sovranità palestinese, impedisce la libertà di movimento all’interno dei Territori Occupati e a Gaza, impedisce ai prigionieri che soffrono di gravi patologie di ricevere cure adeguate.

Ad oggi sono ben 71 le Risoluzioni Onu violate da Israele, che non ha mai subito nessun tipo di sanzione o punizione per queste violazioni. La Corte Internazionale di Giustizia ha dichiarato illegali gli insediamenti israeliani, in quanto violano l’art. 49.6 della Quarta Convenzione di Ginevra, che recita: «La potenza occupante non potrà mai procedere alla deportazione o al trasferimento di una parte della propria popolazione civile sul territorio da essa occupato».
Shimon Peres rappresenta Israele, ne incarna lo spirito e l’arroganza. A quale “pace” sono volti i suoi sforzi? Per quale “pace” riceve riconoscimenti?

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