L’inferno su Gaza entra nel sesto giorno
Da ieri sera, più di un dozzina di palestinesi sono stati uccisi negli attacchi aerei sulla Striscia di Gaza, aumentando il bilancio delle vittime dell’aggressione israeliana, che da Mercoledì scorso ha provocato 94 morti, ventisei dei quali bambini. L’esercito israeliano dichiara di aver attaccato la Striscia di Gaza per 1350 volte da Mercoledì. La città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza è stata presa di mira negli ultimi attacchi aerei israeliani. I droni hanno bombardato a Gaza, il Ministero della Gioventù e dello Sport e lo stadio.
Due persone sono state uccise e diverse altre ferite in attacchi aerei su Khan Yunis nel sud di Gaza, ferita gravemente una ragazza palestinese. Questa mattina due donne e un bambino sono stati uccisi nei raid aerei su Gaza City, mentre tre membri di una famiglia sono stati uccisi in un attacco a Dair al-Balah.
La Resistenza palestinese ha risposto ai raid israeliani, lanciando tre razzi contro il consiglio regionale israeliano di Eshkol e altri cinque hanno colpito Ashkelon. Un’esplosione è stata avvertita anche nella città israeliana di Eilat, situata sulla punta settentrionale del Mar Rosso. Una fonte ufficiale dell’esercito israeliano, ha confermato che la città è stata colpita da un razzo palestinese, mentre altri razzi hanno colpito le città di Be’er Sheva e Gan Yavne. La TV israeliana ha annunciato che il sistema di difesa missilistico Iron Dome, ha intercettato solo 310 su oltre mille razzi palestinesi sparati contro Israele.