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L’indipendenza del Kurdistan è un piano americano

Il generale iraniano dell’Islamic Revolutionary Guard Corps (Irgc), Mohammad Reza Naqdi ha dichiarato che il piano unilaterale della regione autonoma del Kurdistan iracheno per tenere un referendum di indipendenza è un complotto Usa che mira a creare più divisione tra i musulmani della regione.

“Oggi gli Stati Uniti hanno orchestrato una nuova trama, vale a dire l’indipendenza del Kurdistan iracheno”, ha affermato il generale Naqdi la scorsa settimana durante una visita nella città kurda di Paveh, nell’Iran Occidentale.

Gli americani hanno messo a punto un nuovo schema per causare una frattura tra i musulmani e uccidere più persone nella regione, dato che i terroristi Takfiri stanno incassando pesanti sconfitte in Iraq e in Siria e si avvicinano alla loro fine, ha aggiunto il generale.

Il generale Naqdi ha avvertito che i poteri arroganti dovrebbero sapere che se causano ulteriori spargimenti di sangue nel mondo musulmano, non produrrebbe alcun risultato, oltre a creare un esercito più forte dell’Islam contro di loro.

Invitando Washington ad imparare dai suoi errori passati, l’alto ufficiale dell’Irgc ha sottolineato che i giorni degli americani e degli israeliani sono contati. I commenti sono giunti dopo che i funzionari della regione kurda autonoma irachena hanno annunciato che il territorio settentrionale terrà un referendum di indipendenza il 25 settembre.

Il referendum sulla separazione dall’Iraq sarà tenuto nei tre governatorati che costituiscono la regione curda e nei settori controversi dai governi curdi e iracheni, ma sono attualmente sotto controllo militare curdo. Le zone controverse includono la provincia chiave di Kirkuk. L’Iran ha espresso forte opposizione al piano, ribadendo la sua politica di sostegno all’integrità territoriale dell’Iraq.

In giugno, il portavoce del Ministero degli Esteri iraniano Bahram Qassemi ha dichiarato: “La posizione ferma e chiara della Repubblica Islamica dell’Iran supporta l’integrità territoriale e la coerenza. La regione del Kurdistan è parte della Repubblica di Iraq”.

Il portavoce ha avvertito che le decisioni unilaterali che non sono conformi alle norme nazionali e giuridiche dell’Iraq avrebbero solo causato nuovi problemi nel Paese arabo, in particolare nell’attuale situazione della regione e dai tentativi ostili di trascinare l’Iraq nel caos e nell’instabilità. “Un Iraq unito, stabile e democratico garantirà gli interessi di tutte le persone di quel Paese di ogni setta e religione”, ha aggiunto Qassemi.

di Redazione

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