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Eta e il nazionalismo basco dopo la lotta armata

Oggi parliamo dell’interessante saggio “L’ascia e il serpente. L’Eta e il nazionalismo basco dopo la lotta armata” del giovane ricercatore romano Adriano Cirulli.

Il libro, volutamente di agile e facile consultazione, offre una disamina molto dettagliata della questione basca sin dalle sue origini e tutte le varie trasformazioni che lo hanno interessato, attraverso le diverse epoche storico-politiche ed i diversi ambiti culturali e sociali in cui questo si è mantenuto in vita, spesso clandestinamente, modificando le abitudini di quelle popolazioni e guidandone il processo che ne ha determinato la nascita di un sentimento comune e di una cultura inizialmente sotterranea, se non addirittura estranea, a quelle realtà.

Il volume infatti non trascura praticamente nessun aspetto relativo a questo problema che analizza minuziosamente da un punto di vista storico e sociale ancor prima che politico.

Eta e conflitto etnonazionalista

Partendo dalla figura di Sabino Arana y Goiri, vero e proprio padre della patria e ideologo del sentimento nazionale basco ed arrivando fino ai giorni nostri ed alla tregua siglata anni fa, per la precisione il 20 ottobre 2011, l’autore permette a tutti di fare propri i delicati meccanismi di questo conflitto etnonazionalista che per molti decenni ha insanguinato la Spagna, e che nel 2004, in seguito agli attentati alle stazioni ferroviarie di Madrid ha, suo malgrado, perfino deciso la contesa elettorale iberica.

Grande abilità dell’autore, profondo conoscitore della realtà basca, sicuramente quella di aver saputo raccontare una questione complessa senza aver fatto trasparire non solo la propria posizione ma singoli giudizi sulle parti in causa e sulle varie fasi che hanno portato i duellanti a seppellire l’ascia di guerra, anche se, va precisato che l’attuale tregua non ha posto del tutto fine al conflitto tra il nazionalismo basco e la Spagna ed, in misura minore, la Francia, ma ha determinato piuttosto l’apertura di una nuova fase ricca però di molte incognite, cui la crisi economica mondiale, che sta iniziando a farsi sentire anche in loco nonostante l’avanzato sistema sociale, potrebbe finire per giocare un ruolo cruciale, non solo in positivo, nell’evolversi della situazione.

Libro per tutti, non solo per esperti, che fornisce finalmente una disamina completa su una delle questioni più scottanti dell’Europa contemporanea.

di Fabrizio Di Ernesto 

A. Cirulli “L’ascia e il serpente – l’Eta e il nazionalismo basco dopo la lotta armata”, Datanews editrice Roma 2012; pagg. 172 euro 16,00

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