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Libano. Inizia il countdown per le elezioni presidenziali

Michel Aoun, tra i favoriti alle presidenziali

di Giovanni Sorbello

In un momento di grandi tensioni regionali, entra nel vivo la campagna elettorale per le prossime elezioni presidenziali in Libano. Tra commenti, smentite e previsioni inizia a delinearsi la lista dei candidati. I protagonisti assoluti della scena sono il Generale Michel Aoun, leader del Libero Movimento Patriottico e il tristemente “noto” Samir Geagea, leader delle Forze libanesi. Proviamo a fare una panoramica sui possibili candidati alla presidenza libanese.

Michel Aoun

Aoun è emerso come uno candidati più forti della coalizione dell’8 marzo, componente a cui appartiene Hezbollah. Il leader del Libero Movimento Patriottico è anche a capo del blocco parlamentare Cambiamento e riforma, il più grande gruppo di parlamentari cristiani. Aoun ha sempre dichiarato che il presidente dovrebbe essere rappresentativo della maggioranza dei cristiani nel Paese.

Nato nel sobborgo meridionale di Beirut di Haret Hreik il 18 febbraio 1935, Aoun è stato nominato comandante dell’esercito nel 1984. Fu a capo di un governo di transizione militare tra il 1988 e il 1990, durante la quale ha lanciato due guerre contro l’esercito siriano in Libano e le sanguinarie milizie delle Forze libanesi.

Tuttavia, i suoi rapporti con Damasco sono migliorati dopo il suo ritorno in Libano nel maggio 2005, appena un mese dopo il ritiro della Siria. Aoun nel 2006 strinse una forte alleanza strategica con Hezbollah, principale alleato della Siria nel Paese. Quando ebbe inizio il conflitto in Siria nel marzo 2011, Aoun ha annunciato il suo sostegno al legittimo governo di Assad.

Ziyad Baroud

Anche Baroud è uno dei possibili candidati presidenziali. Giovane e dinamico, Baroud gode di una discreta popolarità. Nato nel villaggio di Kesrouan il 29 aprile 1970, ha conseguito una laurea in legge presso l’Università Saint Joseph.

Egli è un membro attivo di diverse realtà della società civile, è stato coinvolto in diverse organizzazioni non governative che sostengono la riforma elettorale, ed è un consulente legale di organizzazioni internazionali in Libano. E’ stato ministro dell’Interno dal luglio 2008 al gennaio 2011.

Tra il 1997 e il 2005, Baroud è stato membro del comitato per la modernizzazione della legislazione nazionale presieduto dagli ex ministri Bahij Tabbara e Khaled Qabbani.

Suleiman Frangieh

Membro di una importante famiglia maronita del nord ha iniziato a fare politica dall’indipendenza del Libano. Suo nonno, il defunto presidente Sleiman Frangieh, ha posto delle forti relazioni tra la famiglia Frangieh e la famiglia Assad. Frangieh è un fedele alleato del presidente Bashar Assad.

Frangieh è visto come un possibile candidato alla presidenza per la coalizione 8 marzo. Proveniente dal villaggio settentrionale di Zghorta, Frangieh è nato nella città di Tripoli nel 18 ottobre 1965.

Figlio del ministro Tony Frangieh, assassinato nel giugno del 1978 dalle milizie delle Forze libanesi insieme con la madre e la sorella di Sleiman. Da allora, Frangieh ha reciso i legami con il gruppo, divenuto oggi un partito politico guidato da Samir Geagea.

Frangieh è il leader del movimento Marada e capo di un blocco parlamentare composto da altri due deputati. Ha ricoperto diversi incarichi ministeriali tra il 1990 e il 2005, ed è stato deputato tra il 1992 e il 2005, e dal 2009 fino ad oggi.

In una recente intervista, Frangieh ha dichiarato che avrebbe sostenuto il leader del Free Patriotic Movement, Michel Aoun per le elezioni presidenziali, affermando che non avrebbe fatto nessuna scelta senza un coordinamento con Aoun.

Amine Gemayel

Presidente del Libano dal 1982 al 1988, Gemayel rimane un potenziale candidato presidenziale per la coalizione del 14 marzo. Proviene da una nota famiglia maronita del villaggio di Bikfaya. Gemayel è a capo di un blocco parlamentare composto da cinque deputati ed è anche il leader del Partito Kataeb (Falange).

L’ex presidente è stato tra i fondatori della coalizione del 14 Marzo nel 2005 ed è un feroce critico di Hezbollah. Egli è il figlio del deputato e ministro Pierre Gemayel, che ha fondato il partito Kataeb nel 1936.

Durante la guerra civile libanese il Kataeb si è reso protagonista di feroci combattimenti contro i combattenti dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina in Libano e contro l’esercito siriano.

Nato il 22 Gennaio del 1942 a Bikfaya, Gemayel ha conseguito una laurea in giurisprudenza presso l’Università Saint Joseph. Vinse le prime elezioni parlamentari nel 1970 e nel 1972. Gemayel rimase deputato fino al 1982, anno in cui venne eletto presidente dopo l’assassinio di suo fratello, il presidente Bachir Gemayel. Nel 1988 si trasferì in Francia dove rimase fino al 2000, momento in cui è tornato in Libano. Nel 2007 Gemayel ha assunto la direzione del Kataeb.

Robert Ghanem

Nato il 18 giugno 1942 nel villaggio occidentale della Bekaa di Saghbin, Ghanem ha conseguito una laurea in giurisprudenza presso l’Università Saint Joseph. Egli è il figlio del comandante dell’esercito Gen. Iskandar Ghanem.

Nel 1978 Ghanem si trasferì in Francia a causa del deterioramento della situazione della sicurezza provocato dalla guerra civile (1975-1990). Ha studiato legge ed è ritornato in Libano nel 1992, due anni dopo la fine della guerra. E ‘stato deputato dal 1992 e nominato nel 1995 ministro dell’istruzione, dello sport e della gioventù nel governo del primo ministro Rafik Hariri.

Ghanem è attualmente in servizio come capo del comitato di amministrazione e giustizia del Parlamento. Ha lavorato per elaborare una serie di leggi ed è stato anche membro di varie commissioni parlamentari.

Samir Geagea

Geagea è uno dei potenziali candidati presidente del 14 marzo. E’ un convinto critico di Hezbollah, dei suoi alleati dell’8 marzo e del regime siriano. Geagea è il capo delle Forze libanesi, uno dei partiti cristiani in Libano con un blocco parlamentare composto da otto deputati. Lui potrebbe essere il principale rivale di Michel Aoun.

Contrariamente alla decisione presa dai suoi principali alleati del Movimento Futuro, Geaega ha rifiutato di lavorare al fianco di Hezbollah nel governo di unità nazionale del primo ministro Tammam Salam.

Geagea è nato il 26 ott 1952, nel sobborgo orientale di Beirut di Ain al-Rummaneh. Egli proviene dal villaggio settentrionale di Bsharre. Dopo aver iniziato a militare nel Partito Kataeb, nel 1986 divenne il capo della feroce milizia delle Forze libanesi, che si rese protagonista di agghiaccianti massacri durante la guerra civile libanese. Nel 1990 ha combattuto anche contro l’esercito libanese all’epoca guidato da Aoun.

Geagea venne stato arrestato nel 1994 per il suo coinvolgimento nell’attentato dinamitardo contro la chiesa di Nostra Signora della Salvezza avvenuto lo stesso anno. Condannato al carcere a vita per essere stato riconosciuto responsabile di assassinii politici e per il massacro di numerosi civili libanesi e palestinesi durante la guerra civile, per poi essere rilasciato nel luglio 2005, quando il Parlamento ha approvato una legge di amnistia.

Boutros Harb

Harb attualmente è il ministro delle telecomunicazioni, ed è un possibile candidato alla presidenza. Harb ha formato un gruppo di deputati indipendenti vicini al 14 marzo. In quanto aspro critico di Hezbollah, non ha alcuna possibilità di sostegno da parte dell’8 marzo.

E’ stato eletto deputato nel 1972 all’età di 28 anni. Oltre a mantenere il suo seggio parlamentare, ha ricoperto numerosi incarichi ministeriali in governi precedenti e diretto una serie di commissioni parlamentari.

Si oppose alla presenza armata palestinese in Libano chiedendo l’abrogazione dell’accordo del Cairo del 1969 firmato tra il governo libanese e il presidente dell’Olp Yasser Arafat. Si è unito ai legislatori musulmani e cristiani nella firma dell’Accordo di Taif del 1989 che pose fine alla guerra civile libanese.

Dopo l’assassinio nel 2005 dell’ex primo ministro Rafik Hariri, Harb è stato uno dei membri fondatori del 14 marzo. Nato nel villaggio settentrionale di Tannourine il 3 agosto 1944, Harb ha conseguito una laurea in giurisprudenza presso l’Università Saint Joseph.

Jean Kahwagi

Anche il Gen. Kahwagi potrebbe emergere come candidato alla presidenza. Nonostante le divisioni politiche tra l’8 marzo e il 14 marzo, lo scorso luglio tutti i partiti si sono riuniti per prorogare di altri due anni il suo incarico di comandante dell’esercito libanese. Kahwagi è nato il 23 settembre 1953, nel villaggio di Bint Jbeil. È stato nominato comandante dell’esercito nell’agosto 2008.

Il comandante dell’esercito è sempre emerso come uno dei pochissimi candidati di consenso, che riflette l’ampio sostegno popolare per i militari. Sia il presidente Michel Sleiman che il suo predecessore Emile Lahoud sono stati comandati dell’esercito.

Jean Obeid

Ex deputato e ministro, Obeid è visto come una figura moderata e tra i possibili candidati alla presidenza. Egli è vicino a Nabih Berri e mantiene buoni rapporti anche con il leader del Partito socialista progressista Walid Jumblatt.

Obeid è nato l’8 maggio del 1939, nel villaggio di Zghorta, ma la sua famiglia è originaria della città settentrionale di Tripoli. Obeid ha conseguito una laurea in giurisprudenza presso l’Università Saint Joseph di Beirut ed ha lavorato anche come giornalista al Dar as-Sayyad.

Obeid è stato parlamentare dal 1992 al 2005. Nel 1993 è stato nominato ministro di Stato nel governo di Rafik Hariri, nel 1996 ministro dell’Istruzione sempre nel governo di Hariri e in seguito ministro degli Esteri.

Riad Salameh

Il nome del Salameh, governatore dal 1993 della Banca centrale, salta fuori come potenziale candidato alla presidenza. Salameh è riconosciuto a livello mondiale per i suoi sforzi per raggiungere la stabilità monetaria in Libano, ed ha giocato un ruolo chiave nella stabilizzazione della lira libanese dopo la guerra civile.

Dopo diversi anni di intensi combattimenti, la valuta del Libano ha cominciato a deprezzarsi rapidamente nel 1980 e continuò a precipitare fino ai primi anni ’90. Salameh è riuscito a stabilizzarlo ad una media di 1,500 lire nei confronti del dollaro.

Salameh è stato selezionato due volte come miglior governatore della banca centrale mondiale dalla rivista Euromoney. Egli è molto rispettato nel settore bancario e nei circoli finanziari, guadagnandosi la fiducia della comunità internazionale. Salameh è nato nel villaggio di Kesrouan il 17 luglio 1950. Ha conseguito una laurea in economia presso l’Università americana di Beirut.

Il futuro del Libano potrebbe essere segnato ancora una volta da un passato che fa sempre più fatica a passare. A distanza di decenni riemergono inquietanti fantasmi del passato, personaggi che si sono macchiati di crimini e massacri tremendi, che senza vergogna o pentimento si ripresentano oggi al giudizio del popolo come se il tempo avesse cancellato ogni macchia di sangue innocente versato durante gli anni della guerra civile. I nomi di carnefici e “macellai”, di coloro che sul sangue della povera gente hanno costruito le loro fortune e loro ricchezze, rimangono ben impressi nella mente dei libanesi.

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