Libano, timori per imminente crisi del pane
Libano – Il Ministero dell’Economia e del Commercio ha rilasciato una dichiarazione in cui nega quelle che ha descritto come “notizie fuorvianti circolanti nei media, circa una imminente crisi del pane”.
“Non è un caso che da un anno e 4 mesi circolano queste intimidazioni per creare un clima di tensione per obiettivi a buon mercato e per sfruttare le condizioni del Paese e della gente. Pertanto, il Ministero continua a combattere i fomentatori di crisi e corruzione attraverso una collaborazione continua con tutte le agenzie interessate. Il ministero è riuscito a combattere i ladri di grano e farina, dimostrando che il ministero e le autorità di sicurezza sono fermi nell’affrontare chiunque danneggi il sostentamento del cittadino”, riporta la nota del ministero.
“Così, il ministro dell’Economia e del Commercio, Amin Salam, ha mantenuto la sua promessa e ripristinato il grano e la farina, e ristabilito l’ordine nel settore con nuovi meccanismi che garantiscono la disponibilità della farina e mantengono il sostegno in queste difficili circostanze che il Paese sta attraversando”.
“Il Ministero dell’Economia e del Commercio rassicura i cittadini che non c’è crisi del pane e invita i media a verificare l’autenticità delle informazioni e delle false analisi che vengono trasmesse”, ha dichiarato in un’intervista alla stampa il ministro dell’Economia, Amin Salam.
Libano continua a sprofondare nella povertà assoluta
Tra il silenzio complice della comunità internazionale, il Libano continua a sprofondare nella povertà assoluta. Il reddito familiare medio del Libano è di soli 122 dollari al mese, secondo un nuovo rapporto pubblicato da Human Rights Watch.
Queste cifre includono non solo il reddito da lavoro, ma anche le rimesse e l’assistenza sociale del governo o delle Ong, ha dichiarato a L’Orient Today Lena Simet, ricercatrice senior in materia di giustizia economica presso Human Rights Watch. Il reddito medio da lavoro è quindi ancora più basso.
di Redazione