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Libano. Si ritorna a morire a Tripoli

di Redazione
Si ritorna a morire a Tripoli, nella giornata di oggi sei persone sono rimaste uccise e oltre quaranta ferite, negli scontri tra sostenitori e oppositori del governo siriano. Tra le vittime risultano anche donne e bambini. Le violenze hanno avuto inizio quando dal quartiere di Bab al-Tebbaneh, i cui abitanti sostengono i “ribelli” siriani, sono stati lanciati razzi contro gli abitanti del vicino quartiere di Jabal Mohsen. Gli ultimi morti hanno portato a 19 il bilancio delle vittime in città da martedì.

Giovedì scorso cinque persone erano rimaste uccise durante gli scontri che hanno avuto luogo nella stessa zona della città portuale, la maggior parte delle persone uccise sono state colpite dai cecchini.

Le tensioni a Tripoli sono scoppiate dopo la morte di ventuno “ribelli” di Bab al-Tebbaneh, che avevano attraversato il confine con la Siria per unirsi ai militanti che combattono contro il governo del presidente Bashar al-Assad. Anche se la violenza a Tripoli è legata al conflitto in corso in Siria, i libanesi ritengono il proprio governo incapace di mantenere la sicurezza.

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