Libano: raggiunto accordo tra le fazioni palestinesi ad Ain al-Hilweh
E’ stato raggiunto un accordo tra le varie fazioni palestinesi nel campo profughi di Ain al-Hilweh a Sidone, dopo le tensioni tra estremisti salafiti legati ai “ribelli” siriani e le fazioni palestinesi che sostengono il legittimo governo di Assad.
Fathi Abu al-Ardat, il segretario generale del Fronte popolare per la Liberazione della Palestina in Libano, ha dichiarato che durante il fine settimana il movimento Al-Saiqa aveva accettato di lasciare i suoi uffici per utilizzarli per le riunioni del comitato palestinese di monitoraggio e dei comitati popolari, mentre il Fronte popolare di liberazione della Palestina-Comando generale avrebbe permesso ai rifugiati palestinesi provenienti dalla Siria, di rifugiarsi presso la loro sede ad Ain al-Hilweh.
La settimana scorsa i parenti dei palestinesi che sono stati uccisi mentre combattevano con i “ribelli” siriani, hanno attaccato le sedi di Al-Saiqa e del PFLP-GC.
Un gruppo di uomini armati ha dichiarato di essere membri di Fatah al-Islam, rivendicando l’attacco con granate contro la sede di al-Saiqa. Altre sparatorie si sono registrate all’interno del campo, senza causare vittime.
Una raffica di incontri sono seguiti a questi episodi di violenza, con dei colloqui avvenuti sabato scorso nella moschea di Al-Noor. All’incontro hanno partecipato l’OLP, l’Alleanza delle fazioni palestinesi vicini ad Assad, le forze di sicurezza palestinesi e i gruppi salafiti fiancheggiatori dei “ribelli” siriani.
Le fonti hanno aggiunto che la minaccia di un violento scontro ad Ain al-Hilweh, ha accelerato i colloqui tra l’OLP e l’Alleanza delle fazioni palestinesi sulla formazione di un corpo di sicurezza unificata per i campi del paese, un problema che è stato a lungo discusso, ma non è stato mai concretizzato.
“Dobbiamo lavorare in modo unificato per consolidare il lavoro di tutte le fazioni”, ha dichiarato sabato scorso Ardat. “Abbiamo raggiunto un accordo su tutte le questioni per garantire la sicurezza ad Ain al-Hilweh e in tutti i campi palestinesi”.
Ha aggiunto che gli incontri continueranno, sottolineando che la principale preoccupazione dei negoziatori è come proteggere la nostra gente e aiutare i rifugiati che sono stati sfollati dai campi in Siria, tra cui Yarmouk.