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Libano: chi era l’obiettivo ad Ain al-Hilweh?

La scorsa settimana, aerei da combattimento israeliani hanno bombardato un edificio nel campo profughi palestinese di Ain al-Hilweh, situato alla periferia di Sidone, nel Libano meridionale. L’esercito israeliano ha diffuso un video dell’attacco, affermando di aver preso di mira un raduno di membri di Hamas con armi di precisione e sorveglianza aerea.

Contrariamente alle affermazioni di Israele, questo attacco terroristico ha finora causato la morte di 13 persone, tra cui diversi bambini. Secondo alcune fonti, l’attacco mirava ad assassinare Munir al-Maqdah, un comandante di alto rango delle Brigate dei Martiri di al-Aqsa, l’ala militare del movimento Fatah, in Libano. Tuttavia, nonostante le affermazioni dei media israeliani, Al-Maqdah è sopravvissuto al tentativo di assassinio e l’operazione è fallita.

Vale la pena ricordare che questo è stato il secondo tentativo di Israele di assassinare Munir al-Maqdah. Il precedente attacco al campo di Ain al-Hilweh del 1° ottobre 2024, causò la morte del figlio di Al-Maqdah, Hassan, e sua moglie. Il 21 agosto del 2024, in un attacco aereo israeliano su Sidone, rimase ucciso Khalil al-Maqdah, fratello di Munir.

di Redazione

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