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Libano e obiettivi Usa: rafforzare proxy e indebolire Hezbollah

Dallo scoppio dell’ultima guerra nel settembre 2024, è emerso il ruolo americano in Libano, che ha assunto varie forme di supporto militare, diplomatico e di intelligence a Israele, insieme a interventi diretti e indiretti nell’arena libanese. Storicamente, gli Stati Uniti hanno sempre affrontato il Libano dal punto di vista delle loro strategie regionali, sia riducendo l’influenza di Hezbollah sia sostenendo la stabilità dei governi allineati alle loro politiche. Con la fine delle operazioni militari e l’inizio di una fase di riequilibri regionali, sono state sollevate domande sulla natura degli obiettivi americani nel Paese dei Cedri, sui mezzi utilizzati per raggiungerli e sulla portata del loro impatto sulla situazione interna del Paese.

Questa ricerca si concentra sull’analisi delle politiche statunitensi nei confronti del Libano dopo la guerra, attraverso uno studio del team di Trump in Libano e delle varie aree di supporto, che vanno dagli aiuti militari a Israele, passando per i ruoli diplomatici e di intelligence, fino alle ambizioni politiche ed economiche che l’amministrazione Trump cerca di realizzare. proviamo ad esaminare anche in che misura queste politiche siano riuscite a raggiungere i loro obiettivi e le loro implicazioni per il futuro del Paese come Stato in un contesto regionale turbolento.

La domanda centrale a cui cerchiamo di rispondere è: qual è oggi l’attenzione degli Stati Uniti in Libano e quali sono gli obiettivi finali che Washington cerca di raggiungere attraverso le sue politiche?

Ambizioni Usa in Libano

Dopo aver definito il ruolo del team di Trump in Libano, delineato le politiche statunitensi adottate nei confronti del Libano e presentato le ambizioni e le intenzioni degli Stati Uniti nei suoi confronti, l’attenzione degli Stati Uniti in Libano oggi è rivolta a:

  • Indebolimento di Hezbollah
  • Influenzare politica interna del Libano a favore dei propri agenti

I programmi americani nel Paesi dei Cedri sono variati in base ai vari cambiamenti avvenuti nella regione, al punto che le differenze nelle amministrazioni americane e nelle loro politiche hanno avuto un impatto sul livello di interesse americano per il Libano, il che ha portato a un cambiamento nei mezzi, nei metodi e nelle aree di interesse. Tuttavia, l’arrivo del presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha notevolmente rafforzato le ipotesi sulla sua adozione del metodo della grande pressione, i cui tratti hanno iniziato ad apparire in Libano.

Il progetto americano, che richiede il rafforzamento della propria presenza e influenza all’interno del Libano, si è sempre scontrato con l’entità del potere detenuto da Hezbollah. Oggi la situazione è diversa, poiché Hezbollah ha subito un duro colpo nella guerra, il più duro dei quali è stato il martirio del suo Segretario generale, Sua Eminenza Sayyed Hassan Nasrallah, che ha rafforzato la posizione americana all’interno del Paese in termini di crescente influenza ed efficacia nell’imposizione di politiche e nel rafforzamento degli agenti interni. Secondo quanto sta facendo oggi l’amministrazione americana, il processo di influenza dell’interno del Libano nell’interesse degli alleati può essere realizzato solo indebolendo Hezbollah.

di Redazione

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