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Libano, nuova strage israeliana

Libano – I “maestri del crimine” non finiscono mai di stupire. Intorno alle 3:30 di oggi pomeriggio (ora libanese), sono esplosi centinaia di dispositivi “cercapersone”, di proprietà di diversi lavoratori di varie unità e istituzioni di Hezbollah.

Queste misteriose esplosioni hanno finora causato la morte di undici persone e il ferimento di altre 3mila, di cui 200 in condizioni critiche. Tra le vittime Mahdi Ammar, figlio del deputato del Blocco Lealtà alla Resistenza, Ali Ammar. Tra i feriti anche l’ambasciatore iraniano in Libano, Mojtaba Amani. Diverse esplosioni simili sono avvenute anche in Siria.

Le agenzie competenti di Hezbollah stanno attualmente conducendo un’ampia indagine scientifica e di sicurezza per scoprire le ragioni che hanno portato a queste esplosioni simultanee. Dai primi esami dei fatti attuali, dei dati e delle informazioni disponibili sull’attacco avvenuto questo pomeriggio, riteniamo Israele pienamente responsabile di questa aggressione criminale, che ha colpito civili e causato numerosi morti e feriti.

Il movimento Hezbollah ha sottolineato che la Resistenza è nella massima disponibilità a difendere il Libano e il suo popolo tenace.

di Redazione

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