Libano: la moderazione di Hezbollah potrebbe non durare

A quasi un anno dalla fine della guerra tra Israele e Hezbollah, con un cessate il fuoco mediato dagli Stati Uniti, gli attacchi aerei israeliani sul Libano meridionale continuano, mettendo a nudo una fragile tregua che molti ora descrivono come “meno fuoco”.
Nonostante i termini del cessate il fuoco, le forze israeliane prendono regolarmente di mira presunte infrastrutture di Hezbollah, mentre Hezbollah si è astenuto dal rispondere con la forza – una posizione che i suoi leader definiscono temporanea.
L’11 ottobre, attacchi israeliani hanno colpito un deposito di macchinari edili a Msayleh, uccidendo un civile siriano e ferendone altri sette. L’attacco ha distrutto macchinari pesanti per un valore di milioni di dollari, suscitando la dura condanna delle autorità libanesi.
Un Libano incapace e passivo
Il presidente libanese, Joseph Aoun, l’ha definita “palese aggressione” e il Libano ha presentato un reclamo al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Israele ha affermato che le attrezzature erano collegate agli sforzi di ricostruzione di Hezbollah, un’affermazione negata dal proprietario e dalle autorità locali.
Dal cessate il fuoco del novembre 2024, il regime sionista ha lanciato quasi mille proiettili e oltre 100 attacchi aerei in Libano, secondo la forza di pace delle Nazioni Unite Unifil. Oltre 270 libanesi sono stati uccisi, la maggior parte civili, mentre Hezbollah ha rivendicato un solo attacco nello stesso periodo. Nessun colono israeliano è morto a causa del fuoco transfrontaliero dalla tregua. Il Libano accusa Israele di usare la vaga clausola di “autodifesa” del cessate il fuoco per giustificare attacchi quotidiani, spesso contro infrastrutture civili.
Hezbollah, l’unica forza in grado di resistere al predominio militare israeliano nella regione, considera gli attacchi come parte di una più ampia campagna per indebolire il gruppo con il pretesto di violazioni del cessate il fuoco.
Disarmare Hezbollah per lasciare campo libero a Israele
Il gruppo è stato formato nel 1982 per resistere all’occupazione israeliana. Mentre le forze israeliane si sono ritirate nel 2000, Hezbollah è da allora diventato un formidabile attore militare e politico. Il funzionario di Hezbollah, Mohammad Fneish, ha avvertito che la coesistenza con la costante aggressione israeliana “non è accettabile”, aggiungendo che “tutte le opzioni sono aperte” se la situazione peggiora.
Mentre le violazioni del cessate il fuoco a Gaza suscitano una rapida reazione internazionale, la crisi libanese si svolge nel totale silenzio internazionale. Le potenze occidentali continuano a premere per il disarmo di Hezbollah, un obiettivo che, agli occhi di molti in Libano, lascerebbe il Paese indifeso contro la pressione militare israeliana.
di Redazione



