Medio Oriente

Libano minacciato dallo sciacallo Macron

Mentre continuano le tensioni eterodirette dall’Occidente per le strade di Beirut, il presidente francese Emanuel Macron effettua una seconda visita in Libano dalla devastante esplosione nella capitale all’inizio di agosto. Durante la sua visita, ha chiesto la rapida istituzione di un nuovo governo nel Paese arabo. Macron ha incontrato i rappresentanti delle Nazioni Unite e delle organizzazioni della società civile incaricate di aiutare a ricostruire il porto dopo l’esplosione del 4 agosto.

Macron minaccia sanzioni contro il Libano

Macron ha anche invitato la classe politica ad assumersi le responsabilità e impegnarsi in serie riforme entro pochi mesi o a rischiare azioni punitive, comprese sanzioni. Quindi, una chiara minaccia verso il Libano: o accettate le condizioni dell’Occidente o le sanzioni vi lasceranno in ginocchio. Chiara “democrazia occidentale”.

Molti analisti ritengono che la mossa francese sia stata coordinata con gli Stati Uniti solo per mantenere lo status quo e impedire un ulteriore deterioramento della situazione fino a dopo le elezioni presidenziali statunitensi.

Pressioni Usa contro Hezbollah

Nonostante le pressioni statunitensi abbiano paralizzato il settore bancario in Libano, non sono riuscite a far rivoltare le persone contro Hezbollah.

Il presidente francese Emmanuel Macron afferma che il movimento di Resistenza Hezbollah del Libano fa parte del sistema politico del Paese arabo ed è rappresentato in parlamento.

Il presidente francese ha descritto il movimento di Resistenza Hezbollah come una forza politica che rappresenta il parlamento libanese. Ha dichiarato ai giornalisti di essere pronto a organizzare in ottobre una seconda conferenza internazionale sugli aiuti per il Libano come parte degli aiuti dopo l’esplosione del 4 agosto.

Il mese scorso, la comunità internazionale si è impegnata a donare oltre 200 milioni di euro in aiuti d’urgenza al Libano. Tuttavia, alla luce delle sanzioni statunitensi, resta da verificare la serietà della comunità internazionale nel mantenere i suoi impegni nei confronti del Paese arabo.

di Yahya Sorbello

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