Libano: l’esercito ristabilisce l’ordine a Tripoli ed effettua raid contro i terroristi a Sidone
C’è sollievo tra i residenti del quartiere di Bab al-Tabbaneh, nella città settentrionale libanese di Tripoli, che questa mattina hanno potuto far rientro nelle loro case dopo i furiosi combattimenti tra l’esercito libanese e terroristi legati all’Isil e al Fronte al-Nusra. Le truppe libanesi hanno circondato il quartiere ed effettuato incursioni alla ricerca di uomini armati in fuga. I residenti hanno espresso grande soddisfazione per l’imponente dispiegamento dell’esercito libanese in città.
Nelle operazioni sono stati impiegati anche elicotteri dell’esercito per individuare i terroristi in fuga, mentre aerei da ricognizione hanno sorvolato le città e villaggi di Akkar, Minyeh, Dinnieh e Nahr al-Bared. Negli scontri hanno perso la vita decine di persone, tra cui 11 militari e tre civili.
In un comunicato, l’esercito ha esortato “i gruppi armati in fuga” ad arrendersi, promettendo di continuare a perseguirli fino a quando non verranno consegnati alla giustizia. Questa volta l’esercito a differenza degli scontri precedenti è stato molto determinato nella repressione dei miliziani armati, adottando un approccio senza compromessi. Secondo un rapporto stilato ieri sera dalle autorità militari, almeno 162 uomini armati sono stati arrestati negli ultimi tre giorni in tutto il nord del Paese.
Ieri sera l’esercito ha lanciato una vasta operazione militare anche nella città meridionale di Sidone, effettuando irruzioni e perquisizioni nei quartieri della città vecchia, sequestrando armi, munizioni ed arrestando diverse persone, tra cui quattro palestinesi. L’esercito ha fatto irruzione nella casa di un noto sostenitore dello sceicco salafita Ahmad Assir, attualmente latitante, sequestrando anche in questo caso armi e munizioni da guerra. Le operazioni dell’esercito sono ancora in corso in tutto il Paese.