Medio OrientePrimo Piano

Verità, dovremmo iniziare a ricercarla…

Si parla spesso di diritti negati, rivolte represse nella violenza, ma di solito sono sempre gli stessi i paesi ad essere accusati, Siria ad esempio. Come spesso accade, c’è sempre un’altra storia da poter raccontare e un’altra verità da denunciare.

Portiamo l’esempio di Amnesty International che ha chiesto alle autorità saudite di rilasciare quindici uomini, arrestati martedì scorso durante le manifestazioni pacifiche, in cui i cittadini chiedevano delle riforme nel paese.

L’organizzazione ha dichiarato che la polizia saudita ha arrestato gli uomini dopo aver manifestato davanti agli uffici della Commissione per i diritti umani nella capitale Riyadh, insieme a ventidue donne e otto bambini.

I manifestanti sono stati caricati dalla  polizia saudita sugli autobus e trasferiti in caserma dove sono stati sottoposti ad interrogatorio.

Philip Luther direttore per il Medio Oriente e Nord Africa di Amnesty International, ha dichiarato: “La partecipazione ad una manifestazione pacifica o criticare le autorità sul trattamento dei detenuti, non sarà mai un motivo legittimo per l’arresto e la detenzione.”

“Le autorità saudite devono rilasciare tutti i detenuti arrestati durante la manifestazione di martedì, perchè non sussistono i motivi legittimi per farlo”.

E’ doveroso puntualizzare, andando anche controcorrente, che in Arabia Saudita viene negata ogni forma di diritto e di libertà alla propria popolazione, malgrado nulla di tutto ciò trapeli all’opinione pubblica internazionale, abituata a sopportare i bombardamenti mediatici contro Siria, Iran, Hezbollah giusto per portare alcuni esempi. Ci sono diversi paesi in cui sono in atto vere e proprie sollevazioni popolari, puntualmente represse nel sangue e nel silenzio. Parliamo di Giordania, Yemen, Bahrain, Arabia Saudita, Kuwait sono solo alcuni esempi di paesi, in cui la libertà d’opinione e i diritti umani, vengono negati da governi dittatoriali.

Tutto ciò accade con l’appoggio e la complicità di potenze straniere, inutile citare i nomi, che grazie agli stretti rapporti commerciali e non solo, garantiscono una sorte di immunità internazionale che gli consente di abusare del proprio potere e condannare al silenzio il proprio popolo.

Noi che viviamo in finti paradisi di democrazia e di libertà, in cui le bombe non cadono più sulle nostre case e nessuno più ci fucila contro un muro, proprio noi, i “fortunati”, dovremmo avere il coraggio e la lealtà di sforzarci un po’ di più e ricercarla questa benedetta Verità. Sarebbe dovere di ogni uomo libero esercitare questo diritto, per riconoscenza verso quegli uomini che ancora oggi, rifiutando quei “falsi paradisi di libertà e democrazia”, si battono con ogni mezzo, sacrificando se stessi e pagando col proprio sangue il diritto ad essere liberi. Almeno, proviamoci.

di Yahya Sorbello

Tags
Mostra altro

Articoli correlati

Lascia un commento

Back to top button
Close
Close

IlFaroSulMondo.it usa i cookies, anche di terze parti. Ti invitiamo a dare il consenso così da proseguire al meglio con una navigazione ottimizzata. maggiori informazioni

Le attuali impostazioni permettono l'utilizzo dei cookies al fine di fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Se continui ad utilizzare questo sito web senza cambiare le tue impostazioni dei cookies o cliccando "OK, accetto" nel banner in basso ne acconsenterai l'utilizzo.

Chiudi