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Trump grazia i contractor che spararono sui civili

A pochi giorni della pacchiana “rivolta” del Campidoglio, Donald Trump non smette di far parlare di se. L’ultima notizia in ordine di tempo è che il presidente uscente ha graziato quattro contractor della compagnia militare privata “Blackwater”. I mercenari erano stati accusati e condannati per aver ucciso 14 civili a Baghdad nel 2007.

I nomi dei quattro graziati sono: Paul Slough, Evan Liberty, Dustin Heard, Nicholas Slatten che facevano parte di un convoglio che aprì il fuoco con mitragliatrici e granate su una folla inerme. Nel 2013, tre di loro furono dichiarati colpevoli di 13 accuse di omicidio volontario e 17 accuse di tentato omicidio e condannati a 30 anni di carcere. Slatten, che fu il primo ad aprire il fuoco, venne condannato all’ergastolo per omicidio di primo grado.

Le vittime non costituivano minaccia, questo è emerso dal processo. Nel 2015, i procuratori evidenziarono come nessuno dei quattro mercenari avesse mostrato nessun rimorso per le proprie azioni. Raggiunto dalla notizia della grazia, l’avvocato di uno dei contractor ha affermato che nessuno dei suoi assistiti meritava di passare un minuto di più in prigione. All’epoca del processo, la difesa sostenne che i mercenari fecero fuoco solo per rispondere ad un’imboscata di ribelli iracheni, ma in un memorandum si legge che: “Nessuna delle vittime era un ribelle e nessuno di essi costituiva una minaccia per il convoglio”.

Vi sono anche le dichiarazioni dei parenti delle vittime, uno di essi è Mohammad Kinani che ha perso il figlio di nove anni, ucciso dai mercenari di Blackwater: “Quel maledetto giorno mi ha cambiato la vita per sempre”. Nel frattempo, la Blackwater è stata smantellata ed ha cambiato nome in “Academi”.

Disumanità dell’amministrazione Trump

Dopo quel massacro qualcosa cambiò, l’uccisione di civili inermi diede vita ad un’ondata di sdegno e portò gli Stati Uniti a limitare il ricorso alle compagnie di mercenari come la Blackwater. Oggi arriva l’ennesima folle scelta di Trump che farà discutere non poco. Nella nota si legge che “la grazia a questi quattro veterani è ampiamente sostenuta e voluta dalla popolazione, i quattro contractor hanno dedicato la loro vita al servizio della nazione”.

Se si cercano riferimenti alle vittime del massacro compiuto dai quattro mercenari, nella nota, non vi è traccia. Forse è sbagliato pensare che l’amministrazione Trump possa avere a cuore il ricordo di 14 civili iracheni inermi che vennero ammazzati da quattro mercenari che adesso vengono presentati come eroi.

di Sebastiano Lo Monaco

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