Medio Oriente

Libano e il dramma della crisi energetica

Il Libano sta affrontando una grave crisi economica. Questa situazione è peggiorata con l’aumento dei prezzi dell’energia sui mercati internazionali, riducendo i cittadini libanesi alla fame.   

La carenza di carburante è uno degli aspetti più dolorosi della crisi economica in corso in Libano. La situazione è diventata così grave che alcuni libanesi stanno cucinando bruciando la legna. 

Inoltre, la mancanza di carburante ha causato continue interruzioni di corrente e negli ultimi mesi, sono state fornite solo da una a due ore di elettricità al settore domestico. Le interruzioni di corrente in tutto il Paese, insieme alla partenza di molti medici, hanno portato al deterioramento del settore sanitario, poiché sono stati emessi avvertimenti sull’imminente collasso del settore sanitario.  

Il governo libanese ha carenza di liquidità poiché le sue riserve si stanno esaurendo. La banca centrale del Libano nell’agosto 2021 ha tagliato il sussidio per il carburante. Infatti, dall’inizio della crisi economica, la banca centrale ha utilizzato le sue riserve in dollari per finanziare le importazioni di combustibili in modo che i prezzi di beni e servizi non aumentino troppo. 

Libano, l’unica speranza è l’Iran

Spinto da questa situazione e dall’incapacità dei funzionari libanesi di risolvere il problema energetico, Hezbollah ha suggerito di acquistare carburante dall’Iran. Lo scorso settembre, fonti libanesi hanno annunciato un accordo per ottenere carburante dall’Iran. 

La televisione Al-Manar ha riferito che la parte iraniana ha dichiarato alla delegazione libanese a Teheran di aver accettato di esportare 600mila tonnellate di carburante in Libano entro 5 mesi

Inoltre, all’inizio dell’estate il governo libanese ha firmato un accordo con l’Iraq, secondo il quale Baghdad fornirà al Libano un milione di tonnellate di carburante per un anno. Il Libano, a sua volta, ha accettato di fornire consulenza medica all’Iraq. 

Purtroppo, la posizione del governo libanese evidenzia la pressione esercitata dall’ambasciata americana affinché non importi carburante dall’Iran e dall’Iraq. Il presidente Michel Aoun, il 19 agosto 2021, dopo aver incontrato l’ambasciatrice americana in Libano Dorothy Shea, ha sollevato la promessa di Washington di trasferire gas dall’Egitto ed elettricità dalla Giordania attraverso la Siria. Il piano non è mai stato attuato e i libanesi continuato a patire le conseguenze. In effetti, il piano per importare gas ed elettricità dall’Egitto e dalla Giordania è stato fatto solo per buttare fumo negli occhi al popolo libanese. 

La mossa di Hezbollah per facilitare l’accordo di acquisto di carburante con Iran e Iraq e, cosa più importante, svolgere un ruolo attivo nella vittoria dell’accordo sul gas con il regime israeliano ha portato molta popolarità al movimento di Resistenza, e questo è qualcosa di cui l’America ha molta paura.

di Redazione

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