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Reddito di Cittadinanza, da solo non basta

La querelle sul Reddito di Cittadinanza (RDC) ha accompagnato l’estate appena passata. Il taglio voluto dal Governo Meloni ha arricchito l’Italia di nuovi poveri che dovranno cercarsi un lavoro. Come e quando non sono domande che il governo si è posto perché in regioni come la Sicilia e la Campania, per citare le principali fruitrici del Reddito, la ricerca del lavoro è un’impresa pressoché impossibile.

Reddito di Cittadinanza tra Salute e Caro Vita

Sono queste le due voci che stanno preoccupando le famiglie italiane che vivono vicine alla soglia di povertà. I soldi guadagnati, quei pochi, vengono investiti nella spesa e nella sanità che è ormai fruibile solo per coloro che possono permettersela. Non sono pochi coloro che hanno rinunciato a curarsi, persi nelle liste di attesa infinite di un qualsiasi ospedale pubblico, impastoiati in centralini intasati.

Non basterebbe nemmeno il Reddito a far fronte a questi onerosi bisogni. Che si tratti di una vera e propria crisi della vivibilità quotidiana lo mostrano i dati elaborati dal Collettivo per l’Economia Fondamentale sul “reddito residuo”, inteso come quel che resta del reddito netto delle famiglie una volta che si siano sottratti i costi dei beni e dei servizi fondamentali.

Se ai beni essenziali si aggiungono Sanità e Assistenza, si vede bene come alle famiglie italiane, dopo aver messo da parte le spese per i beni essenziali e aggiungendo gli altri, nel portafoglio rimanga ben poco, costringendoli a scegliere se curarsi, mangiare o pagare le bollette. L’aumento dei costi dei beni e dei servizi essenziali è una curva che parte da lontano, che ha visto l’unirsi di differenti congiunture come i processi di privatizzazione e la deregolamentazione delle attività economiche, senza considerare la guerra in Ucraina.

Lavoro e Reddito

Sono due questioni aperte, dove vi è un ampio bacino dalla quale attingere ma nessun partito pare voler mettere le mani. Reddito di Cittadinanza, politiche lavorative, salario minimo, una sanità da ristrutturare inserendo nuova linfa vitale invece del carrozzone attuale dove i medici fuggono inseguiti dagli infermieri che trovano nel privato dignità per la loro professione.

di Sebastiano Lo Monaco

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