Libano, condizioni di vita disumane nel campo profughi di Rashidieh
Il campo profughi palestinese di Rashidieh è il secondo campo profughi più popoloso del Libano, situato sulla costa a circa cinque chilometri a sud della città di Tiro.
Secondo gli ultimi dati ufficiali, il campo ospita 8.641 rifugiati palestinesi in Libano, 560 palestinesi sfollati dalla Siria, 329 siriani, per un totale di quasi 10mila rifugiati. Il campo di Rashidieh è stato pesantemente colpito durante la guerra civile libanese, soprattutto nel 1982.
Secondo l’Agenzia Onu, Unrwa, più di 600 rifugi sono stati totalmente o parzialmente distrutti e più di 5mila profughi palestinesi sono stati sfollati. I rifugi rimanenti necessitano di una seria riabilitazione. Oggi, 475.075 profughi palestinesi risiedono in Libano e costituiscono quasi un decimo della popolazione del Paese. Purtroppo vivono in condizioni sociali ed economiche spaventose.
Negli ultimi anni la situazione è notevolmente peggiorata. La maggior parte dei profughi soffre condizioni di vita molto difficili a causa dell’epidemia di Covid-19 e della grave crisi economica che ha colpito il Libano.
Da parte sua, l’ex funzionario politico del Movimento di Hamas in Libano, Nizar Al-Hussein, ha sottolineato che il campo è stato sottoposto a un severo assedio da parte delle autorità libanesi nel 1997, negando l’ingresso ai materiali da costruzione.
Il campo profughi soffre di diversi problemi, in particolare: le alte tariffe elettriche, la mancanza di personale medico nell’ospedale del campo e l’alto tasso di disoccupazione. Al-Hussein ha sottolineato che il suo Movimento aiuta costantemente i profughi del campo attraverso vari programmi di soccorso, rilevando che il tasso di disoccupazione nel campo ha raggiunto il 70%.
di Redazione
