Libano: alta la tensione nel campo di Ain al-Hilweh
Tensione sempre alta nel campo profughi palestinese di Ain al-Hilweh a Sidone, per il secondo giorno di fila si registrano scontri nel campo tra militanti filo siriani ed estremisti salafiti anti Assad.
Una rissa è scoppiata nel pomeriggio tra il fratello di Mahmoud Abdelqader, uno dei due “ribelli” salafiti anti- Assad che sono stati uccisi in Siria e un altro uomo, dopo aver sostenuto sulla legittimità di combattere in Siria.
Le milizie armate salafite sono intervenute nello scontro, ed hanno provato ad attaccare gli uffici della fazione Al-Saiqa schierata con il governo siriano.
Il combattimento arriva il giorno dopo che i parenti dei due giovani uccisi in Siria, Abdelqader e Mahmoud Suleiman hanno tentato di prendere d’assalto gli uffici di due fazioni palestinesi filo-siriani nel campo di Ain al-Hilweh.
Le fazioni islamiste e il comitato palestinese di monitoraggio sono intervenuti, impedendo ai membri delle famiglia di assaltare gli uffici sia di Al-Saiqa che del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina – Comando generale (PFLP-GC).
Il campo di Ain al-Hilweh è sempre stato rifugio di cellule salafite, puntualmente ingaggiate per fomentare tensioni e violenze. I militanti salafiti libanesi sono schierati in prima linea nel conflitto siriano, al fianco dei cosiddetti “ribelli”. La loro roccaforte storica è Tripoli, godono dell’appoggio e del sostegno economico di vari leaders politici libanesi, famiglia Hariri in testa.