di Pietro Spitaleri
L’esercito egiziano ha inondato diversi tunnel che collegano la Striscia di Gaza, utilizzati per il trasporto di beni primari per gli abitanti della Striscia.
Circa un terzo dei beni e dei prodotti alimentari necessari per le persone che vivono a Gaza, entra attraverso i “tunnel della sopravvivenza”.
L’assedio di Gaza ha causato un drastico calo del tenore di vita, la disoccupazione ha raggiunto livelli allarmanti e la povertà è implacabile.
La sicurezza egiziana ha riferito che l’allagamento delle gallerie ha avuto luogo cinque giorni prima della riunione delle fazioni rivali palestinesi nella capitale Il Cairo.
Rimane ambigua la politica estera del presidente Morsi, che al di là delle dichiarazioni forti e di rottura con un passato che ha visto l’Egitto complice e fedele amico del ragime israeliano, pare voglia privilegiare una politica poco cristallina e doppiogiochista.