Legittima Difesa, passa la legge
La Legittima difesa è legge, ennesimo trionfo di Matteo Salvini e di tutto il centrodestra che vota compatto su una proposta che da tempo era la loro bandiera insiema all’altra che è la flat tax.
Il vicepremier nonché ministro dell’Interno si è mostrato raggiante dinnanzi alla telecamere commentando con la solita pomposa retorica che è una legge che cambierà l’Italia, e se qualcuno mi entra in casa gli posso tranquillamente sparare, ma è davvero così?
Cosa prevede la nuova normativa è presto detto: con 201 Sì, 38 No e 6 astenuti il Senato ha approvato in via definitva la riforma della Legittima difesa. Nove in tutto gli articoli che oltre ad apportare modifiche in materia di legittima difesa e di eccesso colposo intervengono su alcuni reati contro il patrimonio (furto in abitazione rapina) e sul delitto di violazione di domicilio.
Le modifiche sostanziali sono le seguenti: inasprimento per coloro che rubano negli appartamenti con una pena prevista sino ai 6 anni. La difesa non è più punibile se si utilizza un’arma legalmente detenuta o se si utilizza un altro mezzo idoneo alla difesa della propria o altrui incolumità ed i propri beni. La vera discriminante nella nuova legge sarà quella che non prevede punibilità per colui che è in stato di grave turbamento e si è difeso vista la situazione di pericolo, ed è la vera svolta della nuova legge vista la probabile difficoltà di riscontrare un turbamento che non sia grave nel soggetto che ha agito nella situazione di pericolo.
Altra nuova situazione è quella della sospensione della pena dopo il risarcimendo danni, ossia si potrà ottenere la sospensione della condizionale della pena dopo il furto in appartamenti successivamente al pagamento dell’importo dovuto per il risarcimento del danno.
Inasprimento delle pene per violazione di domicilio, furto e rapina: viene innalzata a 4 anni la pena massima per coloro che violano il domicilio e commettono furto in un’abitazione sino ad un massimo di 6 anni. Altra bandiera da sventolare per la Lega è l’esclusione della responsabilità civile visto che colui che si è legittimamente difeso non è responsabile civilmente e non è obbligato a risarcire il danno derivante dal fatto in sede civile; previsto anche il patrocinio gratuito esteso alla persone nei cui confronti è stata disposta l’archiviazione.
Secondo l’Anm, però, la nuova legge sulla Legittima difesa “non tutelerà i cittadini più di quanto fossero già tutelati fino ad oggi. Al contrario introduce concetti che poco hanno a che fare con il diritto, prevede pericolosi automatismi e restringe gli spazi di valutazione dei magistrati, oltre a veicolare grandi difficoltà di interpretazione”.
Il presidente dell’associazione dei magistrati, Francesco Minisci, ha dunque sollevato “numerosi dubbi di incostituzionalità che la nuova legge comporta”. Per il presidente dell’Unione delle Camere penali Giandomenico Caiazza, “è una legge inutile e pericolosa e interviene su un’emergenza virtuale, inesistente, visto che i casi di legittima difesa in casa sono due all’anno e si tratta di assoluzioni. E’ una norma inutile perché qualunque avverbio inserito in una norma non può evitare la valutazione discrezionale di un giudice su un omicidio avvenuto in casa. Ed è pericolosa perché diffonde la convinzione nella gente che si possa agire in condizioni di impunità in casa. Non è così”.
di Sebastiano Lo Monaco