La truffa delle armi francesi destinate all’esercito libanese
La tanto discussa e sospetta concessione di armi francesi pagate dai sauditi (tre miliardi di euro) destinati all’esercito libanese, risale al dicembre 2013; ad annunciare il “dono” franco-saudita fu l’ex presidente libanese Michel Sleiman.
Lo scorso mese, dopo ripetuti ritardi e rinvii a causa di pressioni politiche, è giunto all’aeroporto internazionale di Beirut il primo carico di armi francesi; a fronte di una concessione di tre miliardi di euro, sono stati consegnati 47 missili anti-carro Milan vecchi e non conformi alle norme, quindi, inutilizzabili.
Da evidenziare che la consegna dei missili è stata curata in prima persona dal ministro della Difesa francese Jean-Yves Le Drian, presente anche a Beirut alla cerimonia di consegna del carico.
L’esercito libanese si basa oggi sull’aiuto militare degli Stati Uniti (un miliardo di dollari), che tuttavia non soddisfa le esigenze dell’esercito impegnato su più fronti nella lotta contro i gruppi terroristici che minacciano la stabilità e la sicurezza del Paese.