La Russia risponde alle provocazioni Nato e installa sistema S-300 in Bielorussia
di Redazione
Le immagini satellitari di Google Heart confermano la fornitura di sistemi S-300 alla Bielorussia; la consegna rientra nel quadro della Collective Security Treaty Organisation (Csto), che prevede l’integrazione in un unico sistema delle difese aeree di Russia, Bielorussia, Armenia, Kazakistan, Kirghizistan e Tagikistan.
Lo schieramento degli S-300 costituisce la prima fase del programma; con la seconda i sistemi di difesa verranno modificati e adeguati a procedure standard per tutti e sei i Paesi; ciò creerà una difesa unificata, blindando l’intero spazio aereo della Csto.
I sistemi già consegnati sono stati allocati a Polatsk e Gradno, ai confini di Polonia e Lituania. La basi, che già ospitavano sistemi di difesa aerea e di allarme precoce, sono a tutt’ora oggetto di estesi lavori di ampliamento per l’allocazione di ulteriori battaglioni di S-300. È in fase di allestimento una terza base a Brest, che dovrebbe ricevere i sistemi non appena completata.
La Bielorussia attendeva da anni la fornitura degli S-300, l’accelerazione improvvisa dei tempi di consegna è una conseguenza delle crescenti provocazioni della Nato e vuole essere una risposta forte al summit dell’Alleanza dell’8 e 9 luglio in Polonia.
Nel vertice è in agenda l’ulteriore militarizzazione dell’Est Europa e l’innalzamento del livello del confronto con la Russia. Col sostanziale potenziamento della struttura difensiva della Csto, la Russia manda a dire che non si lascia intimidire dalle manovre di Washington e dei suoi alleati/sudditi.