Europa

La polizia norvegese si scusa per la deportazione degli ebrei nella seconda guerra mondiale

di Redazione

La polizia norvegese ha rilasciato una dichiarazione ufficiale, scusandosi per la partecipazione alla deportazione di centinaia di residenti ebrei durante la seconda guerra mondiale. Il nuovo direttore della polizia di Stato si è scusato a nome della polizia nazionale, per il loro ruolo nella deportazione degli ebrei nel 1942. “Voglio scusarmi a nome della polizia norvegese e di coloro che sono stati coinvolti nella deportazione di ebrei norvegesi nei campi di concentramento”.

Più di 300 agenti di polizia sono stati coinvolti nelll’arresto e la deportazione di oltre 530 ebrei norvegesi nei campi in Germania.

Le scuse arrivano in occasione del 70° anniversario del 26 novembre 1942, quando la polizia deportò 532 ebrei a bordo della nave Donau. Un totale di 772 ebrei furono deportati dalla Norvegia, mentre solo 34 sono sopravvissuti ai campi tedeschi e restituiti al paese scandinavo. Il 6 novembre Hanne Nabintu Herland, un famoso storico norvegese di religione, ha accusato la Norvegia di essere “il paese più antisemita in Occidente.” “Il grado di anti-sionismo in Norvegia oggi, nei mezzi di comunicazione, nei sindacati e nei college, non ha precedenti nella storia moderna norvegese”. Herland ha dichiarato che buona parte dei norvegesi, pensa che il trattamento del regime israeliano nei confronti dei palestinesi, sia analogo alle azioni naziste contro gli ebrei.
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