Khomeini: “La più grande lotta”
La più grande lotta (Jihad al-akbar) è una esortazione etica a perseguire il proprio perfezionamento, a sforzarsi di coltivare le virtù e sradicare i vizi che possono radicarsi nell’anima. Attraverso di essa, l’Ayatollah Seyed Ruhollah Musavi Khomeini vuole invitare tutti, uomini e donne, a risvegliarsi e a raffinare e purificare se stessi. Il jihad al-akbar è quindi la lotta, di ordine interno e spirituale, dell’uomo contro i nemici che porta in sé, la lotta del principio più alto dell’uomo contro tutto ciò che è mero attaccamento materiale e corporale, una lotta contro le continue tentazioni, le costanti seduzioni dell’io empirico, del mondo e di Satana, il nemico dell’uomo.
L’imam Khomeini (1902-1989), una delle maggiori autorità islamiche del suo tempo e una tra le personalità più influenti della recente storia mondiale, oltre a essere la guida della Rivoluzione Islamica e fondatore della Repubblica Islamica dell’Iran, fu anche gnostico, giurisperito, filosofo, commentatore coranico e poeta.
Ogni passo in avanti compiuto nell’acquisizione della conoscenza dovrebbe essere accompagnato da un passo compiuto per colpire duramente i desideri dell’anima, per rafforzare i propri poteri spirituali, per acquisire nobiltà di carattere, per accrescere la spiritualità e il timor di Dio.
L’Imam Khomeini era noto per vivere una vita molto semplice in una casa modesta. Non ha mai lasciato che il potere e la ricchezza prendessero in consegna il suo cuore, riscuotendo affetto, stima e amore dall’umanità intera.
di Redazione