La Corte Costituzionale salva Renzi, dichiarata l’illegittimità del blocco dei contratti pubblici
La Corte Costituzionale, dopo una lunga camera di consiglio, ha graziato il Governo Renzi con una sentenza salomonica: ha dichiarato l’illegittimità del blocco dei contratti del pubblico impiego che da sei anni ne impedisce il rinnovo, ma ne ha stabilito l’efficacia dal momento della pubblicazione della sentenza.
In questo modo, pur dimostrando che i provvedimenti di blocco e di proroga dello stesso da parte dei quattro Governi che si sono succeduti (Berlusconi che lo ha inaugurato e Monti, Letta e Renzi a seguire) erano incostituzionali, si impedisce che i lavoratori possano chiedere quanto non hanno percepito a causa di norme illegali.
Così viene “salvato” Renzi, che non sarà costretto a rimborsare i circa 35 Mld stimati dall’Avvocatura dello Stato di mancate retribuzioni.
Continua di Governo in Governo la politica di scaricare sul costo del lavoro e sui lavoratori il peso di sprechi, corruzione e inefficienza che chi s’ostina ad amministrare si guarda bene dal combattere e tagliare.