Khorramshahr, destinazione ideale per turismo di guerra
Khorramshahr – In passato, le destinazioni del turismo di guerra erano principalmente oggetto di interesse dei fotoreporter che apparivano esclusivamente su pagine di cronaca, ma ora possono essere rintracciate nei migliori libri di viaggio e siti web. In questo campo l’Iran ha molto da offrire dopo essere stato coinvolto nella seconda guerra più lunga del 20° secolo dopo la guerra del Vietnam.
Tra le molte città di confine direttamente coinvolte nella guerra del 1980-1988, Khorramshahr è simbolo della Resistenza durante la guerra contro gli invasori iracheni. Inoltre, la città portuale è in cima all’indice dei viaggiatori interessati a questo turismo di nicchia.
In questo periodo dell’anno, gli iraniani tengono cerimonie speciali per onorare i soldati caduti e per apprezzare la forza e la resistenza del popolo durante la “Settimana della Sacra Difesa“, a partire dal 31 Shahrivar (21 settembre di quest’anno) quando le forze armate irachene hanno invaso l’ovest dell’Iran.
Il terzo di Khordad (24 maggio) segna l’anniversario della liberazione di Khorramshahr dall’esercito invasore di Saddam Hussein nel maggio 1982, grazie al sacrificio e alla resistenza del popolo iraniano. Le forze iraniane hanno riconquistato la strategica città portuale durante un’operazione storica chiamata in codice Beit ol-Moqaddas.
Khorramshahr città museo
Secondo Sajad Goharpak, il capo del turismo di Khorramshahr, finora sono stati identificati 25 siti nella città portuale, il che la rende una destinazione degna di nota quando si parla di turismo di guerra. Khorramshahr è così grande che in questo momento ci troviamo di fronte a una città museo perché innumerevoli battaglie si sono verificate in ogni quartiere della città.
Il Paese è stato in gran parte ricostruito e si possono trovare pochissimi segni della guerra, a parte i nomi delle strade e i murales dei martiri in alcune strade. Queste sono le aree in cui i viaggiatori nazionali di solito vanno con i pacchetti turistici chiamati “Rahiane Nour” (“Il sentiero della luce”).
Per coloro che sono interessati a visitare un’epitome di prima linea dagli ex campi di battaglia, Teheran abbraccia diverse destinazioni; il Museo della Sacra Difesa, il Museo della Pace di Teheran e Behesht-e Zahra, un cimitero dove sono sepolti molti dei martiri. Nel Museo della Difesa Sacra si possono ammirare razzi, carri armati, fucili, navi, mortai, radar, sistemi di difesa aerea, jet, rifornimenti militari e pezzi di artiglieria. Il museo è dotato di un sistema visivo all’avanguardia che include proiezioni e pareti video, mentre le registrazioni audio relative a ciascun periodo contribuiscono al suo fascino.
di Yahya Sorbello