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Khamenei: “L’Iran non negozierà mai con gli Stati Uniti su questioni diverse dal nucleare”

di Giovanni Sorbello

Negli ultimi mesi sentiamo parlare di Iran in forme assolutamente differenti (se escludiamo le uscite meschine di alcuni rappresentati dell’informazione italiana) rispetto al passato. Accantonata definitivamente, almeno speriamo, la snervante questione nucleare, l’Iran oggi è diventata meta preferita di migliaia di turisti occidentali, ma soprattutto, ha scatenato gli interessi commerciali di investitori provenienti da tutto il mondo.

Se da un lato si respira un’aria nuova e si guarda al futuro con maggiore positività, c’è chi dall’alto della sua immensa saggezza, l’Ayatollah Seyyed Ali Khamenei, ricorda al popolo iraniano di non dimenticare mai le esperienze passate e i patimenti vissuti a causa delle brutalità provocate da coloro che oggi, travestiti da “predicatori di pace e tolleranza”, porgono la loro mano che gronda ancora sangue alla Repubblica Islamica.

A tal proposito, la Guida Suprema della Rivoluzione Islamica ha dichiarato questa mattina nel corso di un incontro che si è tenuto presso la Moschea Imam Khomeini, nel centro di Teheran, che l’Iran non negozierà con gli Stati Uniti al di là dei colloqui sul nucleare.

Parlando davanti a migliaia di persone provenienti da diverse parti del Paese, la Guida ha osservato che gli Stati Uniti non nascondono l’ostilità verso la nazione iraniana.

Riferendosi agli “approcci” ipocriti degli Usa verso l’Iran, il leader ha dichiarato che mentre “un funzionario americano sorride all’Iran, un’altro prepara leggi anti-Iran”. Lo scopo degli americani, continua Khamenei – è quello di infiltrarsi e imporre la loro volontà sui negoziati con l’Iran.

Il leader ha affermato di aver accettato di parlare con gli Stati Uniti solo ed esclusivamente sulle questioni attinenti al nucleare. La Guida Suprema ha anche elogiato il lavoro svolto dai negoziatori iraniani durante i colloqui con il gruppo dei P5+1, sottolineando la volontà dell’Iran di non voler parlare con gli Stati Uniti su altre questioni.

“Alcune persone stanno cercando di dimostrare che gli Stati Uniti sono un angelo e non il ‘Grande Satana’, ma per noi resteranno sempre il ‘Grande Satana’, ha osservato l’Ayatollah Khamenei.

Dopo la cacciata degli Stati Uniti dall’Iran in seguito alla rivoluzione islamica, non ci sarà mai modo per gli americani di infiltrarsi e trovare un modo per tornare nel Paese”, ha aggiunto l’Ayatollah.

Sottolineando l’importanza di avere un’economia forte e resistente, una scienza avanzata, e uno spirito rivoluzionario come tre fattori che rafforzano la nazione iraniana di fronte ai nemici, l’Ayatollah Khamenei ha aggiunto che i funzionari statali dovrebbero rispettare i giovani rivoluzionari, mentre consiglia a “certi altoparlanti” di non attaccare verbalmente fedeli e gioventù rivoluzionaria etichettandoli come estremisti.

Crediamo opportuno e doveroso sottolineare il tributo pagato dal popolo iraniano in 36 anni di sanzioni, blocchi commerciali, tentati colpi Stato, attentati, omicidi mirati oltre alla devastante “Guerra imposta” scatenata dagli Usa per mezzo del criminale iracheno Saddam Hussein, che è costata la vita a milioni di giovani vite. Tutto questo, il popolo iraniano, non dovrà mai dimenticarlo.

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