Kazakhstan: “Il cielo della mia infanzia”
Presso la “Casa del Cinema di Roma”, nella suggestiva cornice di Villa Borghese, si è tenuta ieri 21 marzo l’inaugurazione del “KAZAKHSTAN, Il cielo della mia infanzia”, un evento volto alla promozione e alla diffusione della cultura kazaka in Italia. Il taglio del nastro da parte di Andrian Yelemessov, Ambasciatore del Kazakhstan in Italia, ha dato il via a un viaggio ideale nei meandri della cultura kazaka. A seguire la presentazione della rassegna cinematografica, alla quale hanno presenziato i principali protagonisti dei film in programma.
Danze e balli tradizionali hanno consentito ai presenti di calarsi, anche solo per pochi istanti, nella vita dei popoli della steppa.
L’iniziativa, che si inserisce nel più ampio progetto 2013-2022 del Decennio Internazionale per il riavvicinamento delle culture proclamato dall’ONU e dall’UNESCO e che prende il nome dal famoso film di Rustem Abdrashev, si svolgerà dal 21 al 24 marzo a Roma (e fino al 30 marzo interesserà anche le città di Milano, Torino, Firenze), prevede un ricco ed interessante programma che include la proiezione di film (sottotitolati in italiano) e commenti dei registri, dei produttori e degli attori provenienti dal Kazakhstan; l’esibizione dell’orchestra degli strumenti nazionali; una mostra di quadri d’autore del Kazakhstan; una mostra dei libri della cultura e delle tradizioni kazake.
Questo evento costituisce senz’altro una preziosa occasione per entrare a contatto con il popolo kazako e per approfondire i molteplici aspetti della sua cultura e delle sue tradizioni. Il Kazakhstan, che si appresta da essere un importante partner strategico per l’Italia e per l’Europa, dovrebbe essere percepito anche come una nuova meta turistica e culturale dal momento che presenta un paesaggio seducente, affascinante e leggendario, crocevia di comunicazioni con l’Oriente, battuto nell’antichità da carovanieri, mercanti e viaggiatori, di passaggio sulla via della seta.