Medio Oriente

Kashmir, India arma milizie indù

Kashmir – Il governo indiano sta armando le milizie dei villaggi per combattere i militanti indipendentisti nella contesa regione himalayana a maggioranza musulmana. Brandendo un fucile a ripetizione, il funzionario Sanjeet Kumar è uno dei 5mila abitanti del villaggio del Kashmir che si sono uniti alla milizia interamente indù armate e addestrate dalle forze indiane per combattere i militanti musulmani.

Il Kashmir è stato diviso tra India e Pakistan nel 1947. Entrambi i Paesi rivendicano tutto il Kashmir nella sua interezza e hanno combattuto almeno tre guerre sul territorio. New Delhi accusa Islamabad di sostenere i combattenti indipendentisti, accusa respinta dal governo pakistano. Islamabad, a sua volta, critica il pesante dispiegamento militare dell’India in Kashmir e la repressione della popolazione musulmana della regione.

L’India ha più di mezzo milione di soldati dispiegati in modo permanente nella regione del Kashmir a maggioranza musulmana. I gruppi per i diritti affermano che le detenzioni arbitrarie e le uccisioni da parte delle truppe indiane stanno portando a una serie di violazioni dei diritti umani, un’accusa che New Delhi respinge.

Il governo nazionalista indù del primo ministro indiano Narendra Modi sta tentando di schiacciare un movimento indipendentista decennale. Il governo Modi ha revocato l’autonomia del Kashmir nel 2019, con una mossa definita illegale dal vicino Pakistan.

Il  rapporto AFP afferma che le nuove unità della milizia, note come Village Defense Guards, sono state istituite lo scorso anno sulla scia di una serie di omicidi contro agenti di polizia e residenti indù del Kashmir. Gli abitanti dei villaggi musulmani temono che le milizie indù aggraveranno i problemi del Kashmir.

India vuole schiacciare ogni opposizione nel Kashmir

L’India ha creato per la prima volta una milizia in Kashmir a metà degli anni ’90 come prima linea di difesa quando la rivolta contro il dominio indiano era al suo apice. Circa 25mila tra uomini e donne, compresi adolescenti, hanno ricevuto armi e sono stati organizzati in comitati di difesa dei villaggi nella regione di Jammu.

I gruppi per i diritti hanno accusato i membri di questi comitati di aver commesso atrocità contro la popolazione civile. Le milizie sono state accusate di aver commesso almeno 210 episodi di omicidio, stupro ed estorsione, secondo i documenti ufficiali. Ma solo meno del due per cento degli imputati è stato condannato.

di Redazione

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