Kashan capitale del Nahj-ul-Balagha
Il piano nazionale per Kashan come capitale del Nahj-ul-Balagha dell’Imam Ali è stato lanciato lunedì durante un incontro speciale. Il Ministero della Cultura e della Guida Islamica ha selezionato la città iraniana, famosa per le sue acque di rose e per i monumenti storici, come capitale del Nahj-ul-Balagha.
La scelta è stata annunciata ufficialmente dal vice ministro della Cultura, Abdolhadi Feqhizadeh. “Ci auguriamo che una serie di eventi importanti e positivi nell’arena religioso-culturale inizierà dopo che Kashan sarà stata nominata capitale del Nahj-ul-Balagha”, ha dichiarato il vice ministro.
Il Nahj-ul-Balagha (The Peak of Eloquence) fu compilato da Seyyed Razi (morto nel 1015). È stato tradotto in molte lingue, tra cui inglese, francese, russo e spagnolo.
Kashan gode di un ricco background culturale e scientifico e Allameh Qutbeddin Rawandi, come eminente commentatore del Nahj-ul-Balagha, era di Kashan. Inoltre, la città è stata sede di uno degli istituti culturali più influenti del Corano, nonché dell’Istituto dell’Imam Ali, che forma molti memorizzatori del Nahj-ul-Balagha. Il vive ministro ha aggiunto che questi sono buoni motivi per scegliere Kashan come capitale del Nahj-ul-Balagha.
Le mille bellezze di Kashan
Kashan abbraccia abbondanti paesaggi panoramici, siti storici e monumenti come il Fin Garden registrato dall’Unesco con i suoi edifici dell’era Safavide e Qajar, la casa Tabatabai, la casa Borujerdi, la casa Ameri, un bazar tradizionale e la moschea Jame di Kashan.
Ogni anno, alla fine di aprile, dozzine di festival della rosa e dell’acqua di rose si svolgono a Kashan coinvolgendo anche altre cittadine e villaggi vicini.
Le cerimonie di distillazione, comunemente note come “Golab-giri”, di solito attirano migliaia di persone da diverse parti del Paese e dall’estero per testimoniare la tradizione iconica della regione.
Mentre la città e i suoi villaggi vicini sono ricoperti di rose rosa e il profumo dei fiori si diffonde nell’area, i visitatori possono vivere un’esperienza unica osservando il processo di produzione dell’acqua di rose dalla raccolta ai petali di rosa fumanti.
di Redazione