Medio Oriente

In Russia stretta contro le Ong

di Fabrizio Di Ernesto

Il 21 novembre è una data che resterà nella storia della Russia.

Oggi infatti entra in vigore una legge sulle Organizzazioni non governative in base alla quale ogni Ong che si occupi di diritti umani dovrà infatti obbligatoriamente iscriversi in un registro degli “agenti stranieri” con gli attivisti che potrebbero essere accusati di alto tradimento.

Le Ong, che da sempre con finalità umanitarie, puntano a fare gli interessi di paesi stranieri nei luoghi dove operano, per la nuova normativa russa sono quindi assimilabili alle spie; anche perché la legge è stata volutamente formulata in modo molto vago, rendendo molto semplice la possibilità di multare o sanzionare in modo più pesante questa associazioni.

Come da copione le principali organizzazioni per i diritti umani russe hanno deciso di boicottare la legge, ritenendola contraria alla costituzione russa e a vari trattati internazionali sottoscritti dal governo di Mosca, dichiarando la propria intenzione a contestare eventuali sanzioni per vie legali minacciando perfino il ricorso alla corte di Strasburgo.

L’intento di questa legge è lampante: impedire che paesi ostili e stranieri corrompano la popolazione locale tramite “la formazione dell’opinione pubblica” con principi ostili a quelli russi tramite i finanziamenti provenienti dall’estero e da filantropi stile Soros, noto sponsor di quelle rivoluzioni colorate che non fanno altro che rendere il mondo più liberista a vantaggio dei soliti noti.

Per rendere più efficace la normativa è stata anche apportata una apposita modifica al codice penale in materia di tradimento e spionaggio, che ora include anche il reato “al fine di trasmettere informazioni”, aspetto che ovviamente amplia notevolmente il concetto di alto tradimento e comprende la “raccolta di tutte le informazioni che minacciano la sicurezza della Russia”.

Putin si sa non è molto amato dalla comunità internazionale filo statunitense, la sua colpa? Anteporre gli interessi della Russia a quelli delle grandi oligarchie mondiali e non volersi piegare ai diktat ultraliberisti del Nuovo ordine mondiale.

All’estero questa legge viene presentata come repressiva ma altri non è che una norma atta a impedire alle Ong finanziate dai Soros di turno di permettere agli stranieri di impadronirsi della Russia come accadde ai tempi di Eltsin.

Fonte: www.agenziastampaitalia.it

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