Il movimento di Resistenza palestinese Jihad Islamico ha affermato che una delegazione della sua leadership, guidata dal segretario generale Ziad Al-Nakhalah, è arrivata mercoledì nella capitale russa, Mosca.
In una dichiarazione, il movimento affermava che la delegazione del Jihad includeva anche due membri dell’Ufficio politico Muhammad al-Hindi, Abdel Aziz al-Minnawi e il rappresentante del Jihad in Libano, Ihsan Ataya. La dichiarazione ha sottolineato che la visita arriva in risposta a un invito ufficiale del ministero degli Esteri russo a visitare la crusca.
Mosca ha recentemente ospitato una delegazione della direzione di Hamas e un’altra della “Iniziativa nazionale”. La Russia intrattiene relazioni con un certo numero di fazioni palestinesi, tra cui Hamas e Jihad islamico.
L’ultima visita del movimento Jihad islamico in Russia risale al 12 febbraio 2019 per discutere della questione della riconciliazione palestinese. Dal 2007, una divisione politica palestinese ha prevalso tra Fatah e Hamas e molte mediazioni e accordi non sono riusciti a far raggiungere una reale riconciliazione.
Il governo russo ha ribadito l’importanza dell’unità palestinese ed ha espresso la disponibilità della Russia ad aiutare i palestinesi a unirsi per resistere ai piani di Washington.
Il ministero degli Esteri russo ha un piano per opporsi al falso “accordo del secolo” con una vera conferenza di pace. Per fare questo, è necessario conciliare Fatah e Hamas, Gaza e Ramallah, e quindi far sedere il regime di Tel Aviv a un tavolo a Mosca con le parti palestinesi. Quindi, le visite delle varie fazioni palestinesi sono solo una delle tappe dei lunghi preparativi per la conferenza di Mosca.
La Russia ha dimostrato di essere pronta a lavorare con tutte le parti in Palestina per trovare una via d’uscita dalla situazione attuale. Proprio la scorsa settimana, la Russia ha ospitato un funzionario del Comitato centrale di Fatah a Mosca.
di Redazione
