Jenin, Onu critica Israele per uso “armi avanzate”
La violenza nella Cisgiordania occupata “rischia di andare fuori controllo”, secondo il capo dei diritti umani delle Nazioni Unite che ha condannato l’uso di “armi avanzate” da parte di Israele in un raid nel campo profughi di Jenin. Volker Turk ha fatto queste osservazioni venerdì, avvertendo che la situazione si sta deteriorando bruscamente a causa dell’uso di armi pesanti, esortando Israele a fermare la violenza.
Ha definito gli attacchi aerei con elicotteri da combattimento una “grande intensificazione dell’uso di armi più generalmente associata alla condotta delle ostilità armate, piuttosto che a una situazione di applicazione della legge”.
Turk ha invitato Israele a rispettare il diritto internazionale, aggiungendo che la situazione attuale serve solo a far sprofondare israeliani e palestinesi in un abisso. “Israele deve ripristinare urgentemente le sue politiche e azioni in Cisgiordania in linea con gli standard internazionali sui diritti umani, compresa la protezione e il rispetto del diritto alla vita”, ha affermato Turk.
Martedì notte, i coloni israeliani si sono scatenati in diverse città palestinesi della Cisgiordania, incendiando automobili, terreni agricoli e vandalizzando case. Lunedì, un’incursione militare israeliana su larga scala nel campo profughi di Jenin ha provocato la morte di sette persone, tra cui due quindicenni. Almeno 91 persone sono rimaste ferite durante il raid durato nove ore.
Lo scontro ha visto Israele usare elicotteri da combattimento in Cisgiordania per la prima volta da decenni, e combattenti palestinesi hanno fatto esplodere una grossa bomba sotto un veicolo blindato israeliano.
di Redazione