Jcpoa non ha prodotto risultati positivi per l’Iran
Il Portavoce della Commissione per la sicurezza nazionale e la politica estera del Parlamento iraniano, Seyed Hossein Naghavi Hosseini, ha dichiarato che il Piano d’azione congiunto generale (Jcpoa) non ha prodotto alcun risultato positivo per il Paese. Ha fatto queste osservazioni prima del sermone delle preghiere del venerdì di questa settimana nella città di Qarchak di Varamin, ed ha aggiunto: “Sperare di parlare con i Paesi coinvolti nei colloqui sul nucleare è una perdita di tempo”.
Il funzionario iraniano parlando del ritiro degli Stati Uniti dal Jcpoa, ha dichiarato che “i problemi che affliggono il Paese non si risolvono attraverso i negoziati con i Paesi coinvolti nei colloqui sul nucleare, piuttosto, i problemi possono essere risolti stabilendo relazioni con i Paesi vicini, America Latina, Asia centrale e Paesi africani”.
L’importante accordo nucleare siglato tra l’Iran e le sei maggiori potenze mondiali è stato messo in atto a metà luglio 2015. “Sotto l’accordo, è stato deciso di rimuovere i problemi relativi alla vendita di petrolio, trasferimento di denaro come risultato delle esportazioni di petrolio, collegamento a Swift, ecc., ma la grande maggioranza di questi problemi rimane in vigore”, ha dichiarato Naghavi Hosseini.
Durante questi anni, l’Unione Europea ha ripetutamente posto la sua enfasi sul mantenimento del Jcpoa e ha chiesto all’Iran di rimanere fedele a questo accordo internazionale, ha osservato Naghavi Hosseinin. Tuttavia, l’Iran ha sostenuto che finché i suoi interessi non saranno garantiti nel Jcpoa, adotterà la decisione di continuare le sue attività nucleari nel quadro di regole e regolamenti, ha concluso il funzionario iraniano.
Purtroppo la storia ci dà conferma che l’Iran non potrà mai fidarsi degli Stati Uniti e dei suoi alleati occidentali.
di Redazione